Famiglia

Pezzotta: Parmalat, indice di debolezza della democrazia economica

Per il segretario della Cisl il capitalismo italiano vive una fase di irregolarità diffusa

di Francesco Maggio

La vicenda Parmalat ”è l?indice della debolezza della democrazia economica del Paese”. A sottolinearlo è il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, che punta il dito contro questa ”manifestazione patologica del capitalismo italiano, che vive una fase di irregolarità diffusa”. Pezzotta ha rilevato come ”l?indebolimento delle regole in Italia ha portato ad una cultura diffusa che non è sboccata in circoli virtuosi, ma che ha determinato il passaggio dal mercato alla magistratura”, osservando che del resto ”quando il sommerso vale circa un terzo del Pil, non si può più parlare di mele marce….”. Secondo il leader della Cisl è inutile continuare a procedere con ”controlli ex post. Per noi i controlli devono essere preventivi, e svilupparsi dentro l’azienda con una più rigida separazione tra chi controlla e chi amministra”. Bisogna poi ”riposizionare il rapporto tra banche e imprese con una maggiore attenzione da parte delle banche per l’economia reale ed il sistema produttivo, non guardando solo all’arricchimento delle aziende di credito, ma proponendosi come attori di sviluppo”. Quanto poi al crac della Parmalat, questa ”è una vicenda drammatica perché mette in luce la situazione economica del Paese”, anche per questo, dal punto di vista del sindacato ”difendere azienda per azienda è una logica perdente, se alla base non si pone uno sforzo nel senso dello sviluppo. Anche sotto questo profilo – ha concluso Pezzotta – la vicenda Parmalat è paradigmatica”


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