Politica

Pezzotta cambia VITA

Savino Pezzotta notista politico per VITA. Il debutto "giornalistico" con un'analisi sulle elezioni: "il nostro Paese avrebbe avuto bisogno di svoltare in modo deciso e forte"

di Redazione

Savino Pezzotta inizia una collaborazione con il settimanale Vita come osservatore politico. Ecco la novità, perché Pezzotta «In questi anni si è imposto come un esempio di leadership sociale e punto di intelligenza politica.» ha dichiarato alle agenzie Riccardo Bonacina che ha aggiunto «Il suo sarà un occhio che continuerà a guardare alla politica e a interpretarla privo dei vizi di chi al Palazzo, in un modo o nell?altro, appartiene». Nel primo intervento, in edicola con VITA da domani e già online per gli abbonati, Pezzotta analizza l’Italia che esce dalle elezioni. Scrive il segratrio uscente della Cisl:, «Emerge, come tutti gli osservatori tendono a far notare, un’ Italia divisa che renderà difficile ogni sforzo riformatore e di cambiamento. Il governo ci sarà, ma ancora una volta dovrà muoversi con circospezione quando invece il nostro Paese avrebbe avuto bisogno di svoltare in modo deciso e forte». Sarà difficile affrontare le questioni del nostro sterminato debito pubblico e affrontare i temi della crescita, ma soprattutto sarà complicato avventurarsi sul terreno dell?innovazione e della modernizzazione. L?esigenza, anche a fronte dei segnali di ripresa economica che stanno qua e là emergendo, di ridisegnare un coerente modello di sviluppo e un nuovo welfare, capace di rompere con le corporazioni, gli interessi consolidati e togliere di mezzo ingessature e incrostazioni, dovrà fare i conti con un equilibrio politico che rischia di essere alquanto debole e incerto». Pezzotta tocca anche il tema delle possibili formule politiche: «Drammatizzare e rotolarsi nella retorica del Paese diviso, come si sta facendo in queste ore, non serve a nulla, ci si attende uno scatto politico diverso capace, tenendo conto di quanto il risultato elettorale ha determinato di puntare su una chiara fase di governabilità. Non mi addentro sulla questione se serve o meno una grande coalizione alla tedesca, penso che quest?instabile equilibrio debba in tempi brevi trovare uno sbocco politico che non ripieghi su una governabilità minima».

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