Welfare

Pezzana: sgomenti di fronte al neonato morto per strada

Questa situazione, per Pezzana è “troppo tragica per considerarla un caso sfortunato, troppo inedita per il nostro Paese per poter essere considerata una drammatica eccezione”

di Redazione

“Essere senza dimora conduce alla morte, essere senza dimora nega il diritto ad una vita dignitosa. Quanto sia drammaticamente vero tutto questo Federazione italiana organismi Persone senza dimora (FioPSD) lo urla al vento, in ogni stagione, da sempre, e da sempre, ogni volta che la vita in strada uccide qualcuno i nostri cuori e le nostre energie ne escono colpite, straziate, da un senso di impotente frustrazione con il quale e’ molto difficile fare i conti. Tuttavia oggi, davanti ad un homeless neonato cui e’ stata negata l’opportunità stessa di una vita, lo sgomento che ci coglie non ha precedenti. Con queste parole Paolo Pezzana, il presidente della Fio.PSD, Federazione  Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, commenta i l decesso del neonato di 20 giorni morto, nei primi giorni dell’anno, a Bologna. Il piccolo viveva con la madre, il padre, il fratello gemello e un’altra sorellina sulla strada.  

Questa situazione, per Pezzana è “troppo tragica per considerarla un caso sfortunato, troppo inedita per il nostro Paese per poter essere considerata una drammatica eccezione. Siamo tutti coinvolti quando muore una persona senza dimora, lo siamo a maggior ragione oggi. C’è un Italia da aiutare, che non è aiutata da nessuno e che muore, ed è questo il Paese a cui queste Istituzioni, questa politica, queste nostre organizzazioni sono chiamate a rispondere direttamente, con i diritti, con i fatti, non con le parole”.

Fatti che si devono concretizzare “in diritti per tutti, accompagnati da silenzio e lacrime, perchè anche la speranza, davanti ad un bimbo che muore senza dimora, ci appare stufa di strepiti, promesse, proclami e balletti osceni di nani istituzionali. Non abbiamo scuse – conclude Pezzana – è  questa l’unità che in questo Paese occorre ancora realizzare; in mancanza di ciò tutto il resto è solo folklore”.

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