Mondo
Petrolio: sabotati pozzi in Iraq, corrono i prezzi
I prezzi dell'oro nero tornano a correre questa mattina sui mercati dei future internazionale dopo la notizia del sabotaggio di alcuni oleodotti iracheni nel sud del Paese
di Paolo Manzo
I prezzi dell’oro nero tornano a correre questa mattina sui mercati dei future internazionale dopo la notizia del sabotaggio di alcuni oleodotti iracheni nel sud del paese. Dopo quattro sedute consecutive di ribassi che li avevano portati ieri a terminare gli scambi di New York al livello piu’ basso di chiusura dal 4 agosto, i prezzi tornano quindi sul fronte dei rialzi sulla scia dei rinnovati timori sui rifornimenti globali. A New York, il contratto per le consegne di ottobre veleggia a 43,78 dollari al barile, in rialzo di 30 centesimi rispetto a ieri, quando aveva ceduto 1,74 dollari, ovvero quasi il 4%. Torna a correre anche il Brent, che sale a 40,94 dollari al barile dopo aver ceduto 1,64 dollari nella seduta di ieri. Fonti ufficiali del settore energetico iracheno, hanno riferito questa mattina che otto oleodotti del sud sono stati sabotati. Non si conoscono per il momento le ripercussioni sull’export di greggio.
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