Mondo
Petrolio: No del Gabon a Bush per aumento produzione petrolifera
Il presidente del Gabon, Omar Bongo, in visita alla Casa bianca si rifiuta di aumentare la produzione del petrolio gabonese con prezzo dollaro così basso
?Abbiamo parlato di petrolio e il presidente Bush è ovviamente convinto che il prezzo del petrolio rimane troppo alto e che sia necessario aumentare la produzione. Ma gli ho detto che accrescere la produzione rappresenterebbe una perdita secca per il Gabon in quanto il prezzo del dollaro è troppo basso?. Queste le parole pronunciate all?AFP dal presidente gabonese Omar Bongo poco dopo il suo incontro alla Casa bianca con il presidente degli Stati Uniti G. W. Bush.
La presa di posizione assunta dal presidente del Gabon si allinea in qualche modo alle scelte operate dai Paesi dell?OPEP, di cui il Gabon non fa più parte, di ridurre la produzione petrolifera per via della debolezza del dollaro sul mercato finanziario.
Nel contempo, Bongo ha ?chiesto al governo americano di spingere le società statunitensi presenti in Gabon a raddoppiare i loro sforzi in materia di estrazione petrolifera? in modo da rafforzare il potenziale produttivo dell?oro nero gabonese.
Le pressioni esercitate da Bongo sono legate al fatto che il suo paese è confrontato ad una crisi produttiva nel settore petrolifero. Il petrolio rappresenta oltre la metà del Pil del Gabon. Dopo aver raggiunto un livello produttivo pari a 18,5 milioni di tonnellate nel 1997, la produzione petrolifera gabonese è scesa a 11,5 mln di tonnellate nel 2002.
Dal punto di vista di Washington, l?incontro di Bush con Bongo ? che segue a pochi giorni di distanza il faccia a faccia tra il presidente americano e il presidente dell?Angola Dos Santos su tematiche petrolifere ? conferma l?interesse crescente dimostrato dagli Stati Uniti per le ricchezze petrolifere in Africa occidentale e centrale. L?amministrazione Bush tiene d?occhio l?oro nero africano come alternativa valida alle fonti di approvvigionamento in Medioriente.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.