Sostenibilità

Petrolio: Italia a rischio riserve

L’allarme viene da fonti comunitarie del settore

di Redazione

Otto paesi dell?Unione Europea tra cui l?Italia rischiano di finire sotto la soglia obbligatoria di stock petroliferi in seguito alle misure d?urgenza adottate dall’Agenzia internazionale dell?energia (Iea) per far fronte alle conseguenze dell?uragano Katrina. L?allarme viene da fonti comunitarie del settore. Sui Venticinque paesi dell’Ue, sedici (l’Ue-15 più l’Ungheria), devono tenere riserve equivalenti a 90 giorni di consumo per tre categorie di prodotti: benzina, diesel, e gas per caldaie. Su questi 16 paesi, secondo fonti Ue, ”Belgio, Ungheria e Lussemburgo già non rispettavano questa regola il giorno dell’annuncio da parte dell?Iea, a inizio settembre, della messa a disposizione di 2 milioni di barili al giorno per trenta giorni prelevati dagli stock strategici dei paesi membri”. ”Altri cinque paesi tra cui Italia e Regno Unito, rischiano di scendere sotto la soglia dei 90 giorni di consumo per il diesel” aggiungono le stesse fonti. Per poterridurre gli stock sotto la soglia obbligatoria, i membri Ue hanno però bisogno di una specifica autorizzazione della Commissione Europea che è stata concessa oggi nel corso della riunione degli esperti petroliferi dei Venticinque a Bruxelles.
A fine agosto, i sedici paesi a rischio, disponevano di riserve medie pari a 118 giorni di consumo (121 per la benzina, 104 per il diesel, 203 per il gas), secondo i dati forniti dalla Commissione Europea. ?La ricostituzione delle scorte simultaneamente degli approvvigionamenti da parte degli stati coinvolti – ha spiegato la fonte Ue – potrebbe significare una nuova impennata del prezzo del greggio?. L?idea è quindi quella di ?fare pressione sulle autorità nazionali affinché non acquistino il petrolio tutti allo stesso momento ma in modo progressivo. Il nostro obiettivo sarebbe di indurli a iniziare il processo di ricostituzione degli stock ottobre per concluderlo intorno al prossimo aprile?. I 25 esperti Ue dovrebbero nuovamente incontrarsi con la Commissione Europea tra due o tre settimane per discutere su come ridurre la domanda, fare il punto sull’evoluzione della situazione dopo il passaggio dell’uragano Rita (previsto per sabato prossimo in Texas), e discutere della ricostituzione degli stock consumati dall’inizio dell?emergenza Katrina.

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