Volontariato

Peschici, il destino di avere il mare perfetto

Qui Puglia. Tante luci e poche ombre per la perla del Gargano. Ecco come scoprire (e vivere) una delle più belle località balneari della Puglia

di Francesco Maggio

Una ?cornice? che racchiude il Paese entro tre lati e corre per più di 3mila chilometri: sono le coste marittime italiane, un ambiente che caratterizza e distingue l?Italia dal resto del mondo per la sua straordinaria varietà di forme ed ecosistemi. Le coste sono basse, rettilinee e sabbiose sul versante adriatico, mentre sul versante tirrenico presentano per lunghi tratti un aspetto frastagliato e roccioso, con numerose baie e ampi golfi. Secondo la mappa contenuta nell?Annuario sui dati ambientali dell?Apat – Agenzia per la protezione dell?ambiente e per i servizi tecnici, dal 2000 al 2003 la percentuale di costa balneabile è passata dal 95% al 97%. A livello regionale la situazione è stabilmente buona, con 8 regioni al di sopra del 95% di balneabilità, delle quali due (Friuli Venezia Giulia e Basilicata) al 100% e una (Sardegna) oltre il 99, e altre 6 comprese tra 90 e 95. Un tesoro in buona salute, meta di vacanza per gran parte degli italiani (Emilia Romagna, Calabria e Sardegna in testa) ma estremamente fragile: dal dossier di Legambiente Mare Monstrum 2005 emerge infatti che il mare italiano continua a soffrire a causa di reati ambientali (aumentati del 7%), inquinamento (+7%), pesca di frodo (+30%) e abusivismo edilizio (+81%). Se il Gargano, come sostiene il sociologo Sabino Acquaviva, rappresenta «l?occasione storica di offrire all?Europa un lembo di Mediterraneo ancora quasi intatto con gli scenari che spaziano dalla preistoria alla storia e al futuro del mondo mediterraneo», Peschici, sempre di più una delle mete turistiche più gettonate del promontorio della cosiddetta ?montagna del sole?, è una sintesi pressocché perfetta di questo suggestivo mix. Un pugno di case bianche a picco sul mare in cui vivono cinquemila anime scarse che d?estate si moltiplicano per 6-8 volte. Più di mille anni di storia, cominciata nel 970, quando l?imperatore Ottone I vi mandò un duce slavo a scacciare i saraceni e quindi i normanni fortificarono l?insediamento costruendo un castello e torri lungo la costa (anche se fu sotto Federico II che tali costruzioni trovarono nuovi splendori). Un mare al quale quest?anno è andata la bandiera blu della Fondazione internazionale per l?educazione ambientale, assegnata ai comuni che si distinguono per qualità del mare, pulizia delle spiagge, strutture turistiche, servizi offerti. Una collocazione geografica strategica, da cui sono facilmente raggiungibili luoghi come il santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo piuttosto che la foresta umbra o, ancora, le isole Tremiti. Viaggio di piacere E un percorso per arrivarci, che già di per sé costituisce un ottimo motivo per decidere di puntare a questo suggestivo angolo di Puglia. Sia che lo si raggiunga dal Sud, dopo aver lambito Mattinata e Vieste. Sia, soprattutto, che ci si arrivi dal Nord, uscendo al casello dell?autostrada A14 di Lesina-Poggio Imperiale o a San Severo, per poi imboccare la superstrada a scorrimento veloce che porta direttamente sul Gargano. Peschici, inoltre, può essere raggiunta anche in treno, con le Ferrovie del Gargano, da prendere sempre a San Severo. Perché è così importante, per ?assaporare? Peschici, anche il viaggio? Lo scrittore tedesco Gottold Lessing affermava che «l?attesa del piacere è essa stessa piacere». Ebbene, man mano che si percorrono i chilometri di questo tratto di strada (dall?imbocco dopo Apricena a Rodi Garganico sono 40) cominciano a manifestarsi tutti i ?sintomi? di cui parla Lessing: presto si intravede in lontananza il mare, di un azzurro intenso davvero unico; ai lati la vegetazione è tale da rendere già bene l?idea di quella del parco del Gargano. Arrivati a Rodi (dove c?è anche un imbarco per le isole Tremiti) e proseguendo per il lungomare si arriva a San Menaio, località nota ai tanti i fans di Andrea Pazienza, il creatore di fumetti come Pompeo e Zanardi, prematuramente scomparso nel 1988, che spesso nei suoi disegni ha ?narrato? questo lembo di costa garganica dove la famiglia possiede ancora una grande casa. Superata anche San Menaio rimangono circa 16 chilometri di curve e tornanti che, per chi ama la guida, si rivelano decisamente divertenti da affrontare (un tempo su queste strade si svolgeva anche il rally del Gargano), fin quando, a un certo punto, si staglia all?orizzonte il suddetto mucchio di case bianche. Tra la Grecia e i Tropici è fatta, l?attesa è finita, rimane il ?piacere?. Il piacere di essere arrivati in un posto che Paul Lay, giornalista del Daily Telegraph, in un articolo del 23 luglio scorso, ha entusiasticamente descritto «dall?architettura semplice che ricorda la Grecia come parte della sua cultura, con tramonti molto simili ai paradisi tropicali, con un clima perfetto e, soprattutto, una buona accoglienza». E che rivela subito certe sue peculiarità come, per esempio, le stradine bianche e lisce lungo le quali si susseguono decine di piccole botteghe di artigianato. Oppure i suoi famosi trabucchi, antichi attrezzi da pesca caratterizzati da pali conficcati nelle rocce e funi che trattengono una grande rete immersa in acqua, detta trabocchetto, in cui finisce il pesce (da segnalare il trabucco San Nicola, tra Peschici e Vieste, che ospita la rassegna di musica jazz Trabucco in jazz); o ancora monumenti come il castello a picco sul mare nel recinto baronale, la piccola e meravigliosa Chiesa del Purgatorio, Porta di basso che ospita un presepe aperto tutto l?anno, ma anche ?monumenti? molto più sui generis come l?edicola Mille Cose, meta di pellegrinaggio degli scommettitori, dove il 30 ottobre 1998 furono vinti al superenalotto oltre 60 miliardi di vecchie lire. Il consiglio di Coelho A Ferragosto di tre anni fa, in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera significativamente intitolato «Il mio diverso modo di viaggiare», Paolo Coelho a un certo punto suggeriva: «Un viaggio è un?avventura. Lasciatevi vagare tra le vie e le viuzze, sentendo la libertà di cercare qualcosa che non si sa cosa sia, ma che certamente troverete e che cambierà la vostra vita». Se andate a Peschici, mandate a mente questo consiglio. Dove andare Libro-inchiesta Leggere. Interessante, per capire a fondo le dinamiche di sviluppo del Gargano, il libro Il Gargano: un’inchiesta fra due millenni, di Paola Maria Fiocco (edizioni Franco Angeli) A tavola. Sono numerosi i ristoranti e le trattorie dove gustare i prodotti tipici del posto. Da segnalare, l’Enoteca di via Ponente dove ogni sera si suona la chitarra e si canta in gruppo; il ristorante la Torretta con vista sul mare e tramonto mozzafiato. Dormire. L?elenco completo di alberghi e camping e relativi costi si trova sul sito: www.peschici.it. Da visitare anche il sito www.sulgargano.it/ilgargano.htm


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