Volontariato

Pescaturismo: piace sempre di pi

I dati raccolti da Lega Pesca

di Redazione

Anche se i vacanzieri italiani tendono ad anteporre ancora il nuoto (38%) la pesca sportiva e la subacquea ad ogni altra attivita’ ricreativa, la maggioranza degli amanti del blu desidera vivere il mare da protagonista insieme a chi ne conosce tutti i segreti, i pescatori.
E’ quanto emerge da una indagine commissionata dalla Lega Pesca alla PublicaRes/Swg di Trieste che ha effettuato due rilevazioni (Cati e Cawi) su un campione di 644 consumatori e 200 ristoratori nel periodo dal 9 al 16 luglio.
Piu’ della meta’ degli intervistati (53%) e’ pronta ad imbarcarsi su un peschereccio qualora si presentasse l’opportunita’, per andare alla scoperta dei sistemi e delle tradizionali pratiche di pesca e dei sapori piu’ genuini della cucina dei pescatori. Si tratta di un escursione che si conclude con l’immancabile pranzo a bordo dei prodotti ittici appena pescati e preparati secondo le ricette locali, e che puo’ proseguire a terra con l’ospitalita’ nelle abitazioni dei borghi marinari, per una full immersion nelle inesplorate tradizioni e nella gastronomia marinara del nostro Paese. Secondo stime del Centro Studi Lega Pesca l’identikit del fruitore tipo del pescaturismo e’ rappresentato nel 74% dei casi da famiglie e gruppi di amici, mentre i giovani sono il 5%. Tutti soddisfatti, infatti l’89% di chi ha fatto questa esperienza si e’ detto pronto a ripeterla.

Le Regioni piu’ attive risulterebbero la Campania, la Liguria, la Sicilia e la Sardegna: dalla penisola sorrentina alle lagune venete al delta del Po, dalle isole Eolie all’arcipelago Toscano, nelle Aree Marine Protette sarde, come lungo le affascinanti coste liguri, ogni luogo racconta una storia diversa, fatta di sapori locali, sistemi di pesca tradizionali, tecniche e gesti antichi che si rinnovano nella suggestiva pesca notturna con le lampare. “Non solo natura, storia e tradizioni, ma anche e soprattutto nuovi sapori – dichiara Ettore Iani’, presidente della Lega Pesca. Perche’ partecipare ad una escursione di pescaturismo offre sia la possibilita’ di ammirare la grande varieta’ di specie ittiche presenti nei nostri mari, che di scoprire la bonta’ delle specie poco conosciute, cosiddette dimenticate, come le boghe, le sciabole, gli zerri, i mustelli, i sugarelli, le alaccie, le argentine”.
Da un primo bilancio effettuato dal Centro Studi Lega Pesca presso gli operatori nella stagione turistica dello scorso anno, il 63% dei turisti a bordo si e’ mostrato entusiasta della scoperta di nuove specie ittiche in cucina, dichiarandosi pronto ad acquistarne in pescheria. “Si tratta di una grande sfida – conclude Iani’, che richiede il coinvolgimento di tutti, dei consumatori, ma anche dei mercati e della distribuzione, cosi’ come delle Istituzioni, soprattutto per campagne di informazione rivolti al grande pubblico e alle scuole”.


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