Non profit

Perugia tutela l’allattamento al seno

La delibera del Comune rincuora il Coordinamento del Commercio equo e solidale Umbria equosolidale

di Antonietta Nembri

Umbria Equosolidale, il Coordinamento del Commercio Equo e Solidale dell?Umbria, attivatosi permanentemente dopo il successo dell?edizione 2004 di Altrocioccolato, ha appreso con piacere l?importante passo fatto dal Comune di Perugia verso la tutela dell?allattamento al seno.
Lo scorso 17 gennaio, infatti, il Consiglio Comunale perugino ha deliberato (deliberazione del Consiglio comunale n. 9 del 17.01.05) sul tema ?Tutela dell?allattamento al seno?, presentato dai gruppi consiliari Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Democratici di Sinistra, Sdi e Margherita.

Il testo di tale delibera sta facendo il giro d?Italia – grazie anche all?azione della Rete Italiana Boicottaggio Nestlè (Ribn) che si occupa di monitorare le violazioni al Codice internazionale sulla commercializzazione del latte materno Unicef ? Oms (www.ministerosalute.it) – in seguito alla proposta di legge dal titolo ?Norme in materia di alimenti per lattanti e di alimenti di proseguimento? presentata, tra gli altri, dall?Onorevole Paolo Cento lo scorso ottobre (proposta di legge n. 5251).
Nell?ultimo capoverso del provvedimento, si legge la determinazione del Consiglio Comunale perugino a “Non accettare per attività culturali, sportive ed educative nonchè per l’esecuzione dei lavori pubblici nell’ambito del territorio comunale, la sponsorizzazione e la pubblicità di compagnie produttrici di sostituti del latte materno e di altri prodotti (come biberon e tettarelle) coperti dal Codice Internazionale (Oms- Unicvef, ndr), nel caso di situazione di violazione del Codice da parte della stessa”.

Essendo stata la Perugina da tempo inglobata dalla multinazionale Nestlè, ed essendo stata quest?ultima colta in flagrante, più e più volte, nella violazione del suddetto Codice, ecco di fatto che la partecipazione di questo colosso dell’industria alimentare alla prossima edizione di Eurochocolate pone un problema di coerenza e apre il dibattito a possibili alternative. Si ricorda infatti che la Nestlé è responsabile da sola di più del 40% del mercato mondiale dei sostituti del latte materno e del maggior numero di violazioni al Codice (Fonte Ibfan ? International Baby Food Action Network ). Inoltre è stata condannata, insieme alla Heinz Italia, Milupa, Nutricia, Humana e Abbot, al pagamento di una grossa multa a seguito della sentenza dell?Antitrust ?latte artificiale per neonati? del 2 marzo 2000, sentenza riconfermata dal Tar del Lazio nel giugno 2001 in seguito al ricorso presentato contro di essa.

Il Coordinamento organizzatore di Altrocioccolato mette in evidenza che, “da ora in avanti, ogni cittadino di Perugia è autorizzato a sorvegliare che non appaiano, presso edifici di proprietà comunale, pubblicità del marchio Perugina-Nestlè o che, a manifestazioni di qualsiasi tipo (vedi Umbria Jazz e altre), che si svolgono nel territorio comunale, non appaiano sponsorizzazioni della multinazionale”.
Umbria Equosolidale esprime, inoltre, “soddisfazione in quanto il provvedimento è una risposta indiretta alle sollecitazioni: nel 2003, infatti, aveva fatto pervenire al sindaco di Perugia, Renato Locchi, una lettera di padre Alex Zanotelli nella quale si chiedeva di non accettare di sponsorizzare manifestazioni in cui era presente la Nestlé. Coerentemente con tale delibera, adesso, il Coordinamento chiede all?amministrazione comunale di non accordare il proprio appoggio economico e il proprio patrocinio a manifestazioni nelle quali siano presenti aziende che violano il Codice Internazionale sulla commercializzazione del latte materno”.

Per approfondire il dibattito, il Coordinamento Umbria Equosolidale, che raggruppa le Botteghe del Commercio Equo e Solidale dell’Umbria e che rappresenta circa 1000 soci aderenti, oltre alle migliaia di cittadini che ogni giorno frequentano questo mondo sempre più in espansione, sta organizzando un incontro con la cittadinanza.

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