Formazione

Perugia-Assisi: Bobba, non marciate sulla marcia

I politici, tutti, sono invitati alla Marcia non per “marciarci sopra”, ma per fare un po’ di cammino insieme al “popolo delle bandiere” e per ascoltarne le ragioni e le domande.

di Redazione

Che la sinistra radicale antagonista, Rifondazione, No global in testa siano convinti che la mobilitazione della piazza possa dare una spallata al Governo, è un?opinione legittima, ma che si annoveri la marcia della pace Perugia-Assisi del prossimo 12 ottobre come una delle tappe per far cadere il Governo è quanto di più strumentale ci possa essere. Sappiano l?On. Bertinotti e i vari leaders no global che hanno unilateralmente inserito la marcia negli appuntamenti dell?autunno caldo, che la marcia non è di loro proprietà né possono usarla a loro piacimento. La marcia va avanti dal 1961. A prescindere da chi governa. Quest?anno ha un obiettivo chiaro: costruire una società civile europea capace di spingere l?Europa ad essere una grande forza di pace. Per questo abbiamo consegnato al Presidente dell?Unione Europea, Romano Prodi, l?appello sottoscritto da più di 800 associazioni, gruppi e movimenti per inserire all?art.2 del Trattato costituzionale dell?Europa una formula chiara di ripudio della guerra e di investimento negli organismi internazionali come unica via per trovare la pace e lo sviluppo. Questi sono gli obiettivi per cui le ACLI saranno ad Assisi, non certo per assecondare le spallate a chicchessia. E i politici, tutti, non solo Bertinotti, sono invitati alla Perugia-Assisi non per ?marciarci sopra?, ma per fare un po? di cammino insieme al ?popolo delle bandiere? e per ascoltarne le ragioni e le domande.


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