Non profit

Perù: uccidevano per il grasso

Eliminate 60 persone per venderne l'adipe all'industria cosmetica. Coinvolti anche italiani

di Gabriella Meroni

Quattro persone sono state arrestate in Perù con l’accusa di aver ucciso decine di persone per rivenderne grasso e tessuti all’industria cosmetica e farmaceutica europea. Secondo quanto scrive la Bbc, la banda prendeva di mira persone sole in quartieri o zone periferiche, le attirava con il miraggio di un’offerta di lavoro per poi eliminarle, vendendone il grasso per 15mila dollari al chilo. Della banda si sospetta facciano parte altre persone, tra cui due italiani. Inoltre in Italia avrebbe sede un’altra parte dela banda, incaricata di piazzare il grasso sul mercato per farne creme antirughe.

Secondo la polizia l’organizzazione sarebbe responsabile della scomparsa di circa 60 persone in Perù. Durante la conferenza stampa gli investigatori hanno mostrato del grasso liquido in una bottiglia e diffuso la fotografia di uno degli scomparsi, la cui sparizione è avvenuta a metà settembre. Dal cadavere del poveretto sono stati asportati alcuni tessuti. Secondo il comandante della polizia peruviana, Angel Toledo, alcuni degli arrestati «hanno confessato di aver ucciso alcune persone per poi estrarne il grasso in laboratori rudimentali al fine di rivenderlo». La polizia sospetta che la materia organica sia stata ceduta all’industria cosmetica e farmaceutica europea, anche se le indagini non hanno ancora stabilito connessioni dirette.


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