Mondo

Perù: Flores in calo, Humala al ballottaggio con Garcia

Ma e' ancora testa a testa tra i tre candidati, e l'ex presidente Alan Garcia auspica un governo di concertazione

di Chiara Brusini

Si profila un piccolo colpo di scena dopo le elezioni peruviane che si sono svolte domenica: l’ex presidente Alan Garcia sta consolidando il suo vantaggio al secondo posto sulla candidata conservatrice Lourdes Flores. Primo e’ sempre il candidato nazionalista Ollanta Humala. E la Borsa ha accolto negativamente questo scenario, chiudendo ieri all’insegna dell’instabilita’ dopo il calo della Flores, molto stimata dagli imprenditori. Se si confermano gli ultimi dati, forniti in base all’80,82% delle schede scrutinate, Flores perde dunque il ballottaggio perche’ al primo posto Ollanta Humala ottiene il 30,25%, seguito da Garcia con il 24,92% e quindi da Flores con il 24.02%. Garcia, il leader dell’Apra, ha ripetuto di essere convinto ‘di andare al ballottaggio’, ma auspica che si crei ”un governo di concertazione nazionale dal momento che ci sono tre settori distinti ed e’ imprescindibile un dialogo, lo scambio di idee per garantire lo sviluppo e il rispetto dei diritti sociali”. Il testa a testa a tre si riflette anche nel voto per l’elezione dei nuovi parlamentari, tanto che i giornali peruviani parlano oggi di una ”imprescindibile concertazione tra le tre forze per poter governare il Paese”. Nessun partito ottiene la maggioranza. L’Union por el Peru’ di Humala ha infatti 43 seggi provvisori, ma l’Apra di Garcia ne ha strappati 35 e l’Unidad Nacional di Flores 25. Non e’ andata male l’Alianza por el futuro, vicina all’ex presidente Alberto Fujimori, con 15 seggi provvisori. Tra le curiosita’ del voto peruviano, l’ottimo exploit della giovane figlia di Fujimori, Keiko Sofia, che ha un posto ormai sicuro in parlamento. La trentenne Keiko e’ per ora la piu’ votata con 62.262 voti, seguita dall’ex ministro Carlos Bruce di Peru’ Posible, il partito del presidente uscente Alejandro Toledo. Bruce e’ pero’ staccato a 20.314 voti provvisori. A scrutinio ancora in corso, Toledo partira’ mercoledi’ per gli Stati Uniti per firmare il trattato di libero commercio con gli Usa, iniziativa contestata da una parte del Paese (e’ appena stata presentata una raccolta di firme per indire un referendum di abrogazione) che sara’ uno dei grandi temi di dibattito del prossimo governo. Humala ha ringraziato il popolo peruviano per l’attestato di stima e ha promesso che lavorerà per mettere «l’economia al servizio del popolo».


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