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PERSONE. È morto Ralf Dahrendorf
Diresse a lungo la London School of Economics e fu un grande studioso del sociale
È morto il filosofo tedesco Ralf Gustav Dahrendorf, uno dei più grandi pensatori del Novecento. Nato ad Amburgo il primo maggio del 1929 è scomparso ieri. E’ stato filosofo e sociologo, appartenuto al filone dei teorici analitici di stampo weberiano. Ha studiato lingue e letterature classiche, filosofia e sociologia ad Amburgo e a Londra. Dal 1957 al 1968 è stato professore di Sociologia ad Amburgo, Tubinga e Costanza, Visiting Professor alla Columbia University (nel 1960) e membro del Center for Advanced Study in Behavioral Sciences a Palo Alto in California (dal 1957 al 1958). Nell’ambito della sua attività politica di Liberal viene eletto nel Parlamento del Baden-Würtemberg e quindi nel Parlamento della Repubblica Federale Tedesca. Nel 1968 entra a far parte del primo governo di Willy Brandt, e nel 1970 è nominato membro della Commissione delle Comunità Europee, responsabile del Commercio estero e dei Rapporti con l’estero prima e della Ricerca poi. Fra i suoi vari incarichi, quello di Consigliere di Amministrazione della Ford Foundation (dal 1975 al 1987) e della Charities Aid Foundation (dal 1993), di presidente del Consiglio di Amministrazione dell’East European Publishing Project (dal 1986).
Nell’ ambito dell’insegnamento, dopo aver insegnato in diverse università, Ralf Dahrendorf nel 1974 è stato chiamato per sostituire Karl Popper alla direzione della prestigiosissima London School of Economics. Nominato lord dalla Regina, e quindi membro della Camera dei Lords, ha sempre sostenuto di sentirsi al 90% inglese e solo per un 10% tedesco. Dahrendorf è stato in Europa uno dei più autorevoli esponenti del neoliberalismo; riteneva indispensabile integrare il pensiero classico liberale con una maggiore riflessione sul sociale e questo è anche l’oggetto di gran parte dei suoi studi, fra i quali quelli dedicati all’analisi del conflitto sociale nella società post-capitalistica. In politica Dahrendorf si dichiarava convinto estimatore di Tony Blair, e aveva indicato in lui il modello del nuovo politico post-moderno, flessibile e non incasellato ideologicamente, più che un figlio della socialdemocrazia un esponente di quella che lui chiama rock-generation, politica caratterizzata dalla mancanza di forti legami con il passato.
Secondo Dahrendorf la proposta politica di Blair, a suo avviso l’ unica veramente innovativa in Europa, da un lato si basava sulle classiche istanze socialdemoeratiche – tutela delle classi più deboli, potenziamento e rifinaziamento di scuola e sanità pubbliche – dall’altro si appropriava con successo di alcuni temi cari ai conservatori come la lotta alla microcriminalità, l’abbandono dell’assistenza sociale generalizzata o la scelta di una politica estera più allineata agli Stati Uniti che non all’Europa. Negli ultimi anni della sua vigta Ralf Dahrendorf fu presidente del St. Antony’s College di Oxford e Pro-Vice-Chancellor dell’Università di Oxford.
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