Salute

Persona che incontri, servizio che inventi

un caso scuola La Cooperativa Cura e Riabilitazione di Milano

di Redazione

Ha 14 anni di storia: la sua filosofia è quella di non standardizzare le risposte, ma allargare al massimo il ventaglio delle offerte di servizi. Ed è una ricetta vincente
I l merito è tutto di Agnese. Dopo di lei, che oggi è una donna fatta e lavora come segretaria in una cooperativa sociale, decine e decine di ragazzi hanno avuto l’opportunità di essere aiutati a raggiungere una migliore autonomia personale, a trovare un lavoro, a vivere più serenamente nella loro famiglia. Intorno a lei e ai suoi genitori, che negli anni 80 hanno chiesto aiuto a tutti gli amici per poterle offrire un futuro migliore, è nata la Cooperativa Cura e Riabilitazione, una piccola “macchina da guerra” che quest’anno, dopo 14 anni di onorato servizio, ha ricevuto anche l’attestato di benemerenza dell’Ambrogino d’oro.
Il principio fondativo della cooperativa, la cui sede operativa è presso Villa Clerici a Milano, in zona Niguarda, è adeguare il servizio alla persona, non viceversa. Dal 1994, in convenzione con il Comune, gestisce il Centro socio-educativo Cardinale Colombo: tutte le persone con disabilità psichiche e psicofisiche che vi si sono rivolte hanno trovato una risposta educativa su diversi fronti: il 40% degli utenti, tutti con invalidità al 100%, ha potuto fare esperienze lavorative. Una realtà che ha anche sviluppato un forte radicamento nel territorio: 40 volontari del quartiere Niguarda collaborano alle sue attività, insieme a 20 studenti della Cattolica e della Bicocca.
L’ultimo traguardo della coop è stato la recente inaugurazione di un imponente Centro servizi per l’autonomia a Vanzago. «Un centro che si è sviluppato attorno all’idea che una persona con disabilità psichiche e psico-fisiche non può semplicemente adeguarsi a un’offerta pre-definita di servizi, ma deve trovare un interlocutore in grado di ascoltarne i bisogni e rispondere nel modo più personalizzato possibile», spiega il direttore generale di Cura e Riabilitazione, Antonello Bolis .
Così a Vanzago c’è un ventaglio di servizi senza pari: uno sportello di orientamento al lavoro, un servizio di formazione all’autonomia, una residenza temporanea, da sei posti, nata per dare una serata di sollievo alla famiglia o per consolidare l’autonomia individuale della persona, una comunità socio-sanitaria da 10 posti, un centro diurno con una capienza di 28 posti. Una risposta a tante persone, come Agnese, che oggi hanno un supporto in più per conquistare serenità e autonomia di vita.


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