Sostenibilità

Perché un decalogo

di Benedetta Verrini

La sfida della sostenibilità ambientale si vince nelle città: lo sostengono Ance Lombardia (l’associazione regionale dei costruttori edili) e Legambiente che, unite in un’alleanza all’avanguardia, hanno pubblicato il primo “Decalogo per un’edilizia di qualità, rispettosa del territorio e vicina ai cittadini”.

Il documento, che Vita vi propone in sintesi, prende le mosse da una serie di preoccupazioni di carattere energetico, ambientale, sociale.

Oltre un terzo dei consumi energetici del Paese è destinato all’abitare, soprattutto a causa della climatizzazione invernale ed estiva. Solo in Lombardia, il 42% dei consumi energetici (12 milioni di tonnellate di petrolio su un totale di 25 milioni) riguarda gli “usi civili”, ossia abitazioni e uffici.

Sono questi consumi, che gravano sui bilanci delle famiglie, e il contesto delle politiche internazionali (protocollo di Kyoto in primis) a costringere il settore industriale dell’edilizia a profondi cambiamenti. E’ l’edilizia, infatti, il settore che per il futuro presenta i migliori margini di risparmio energetico (fino al 30% entro il 2020).

L’obiettivo di un progetto di edilizia sostenibile consiste nel limitare al massimo le scelte tecnologiche potenzialmente nocive, anche alla luce del fatto che l’abitazione e il luogo di lavoro costituiscono lo spazio in cui l’uomo soggiorna per buona parte della sua esistenza. La sostenibilità nell’edilizia, sostengono Ance e Legambiente, non è quindi un lusso, ma nuova politica dell’abitare, responsabilità sociale e, anche, social housing.

Ecco allora che non si parla soltanto della costruzione del singolo edificio, ma dell’intero ciclo di vita del prodotto edilizio (dalla progettazione alla dismissione del manufatto, passando attraverso la sua costruzione e la fase operativa), il concetto di “eco-design” (o design ecocompatibile), inteso come insieme di criteri di scelta, competenze, soluzioni tecnologiche e strumenti applicativi, diviene elemento portante delle strategie per la sostenibilità dell’ambiente costruito.

Non basta: non si parla più di singolo edificio, ma di interi quartieri, di intere realtà urbane che andrebbero progettate e ricostruite con criteri di sostenibilità, riorganizzando tutti i servizi, come il trasporto delle persone e delle merci, il servizio energia, l’uso e il riciclo dei materiali, l’acqua, gli spazi di aggregazione e socialità, la natura in città e l’agricoltura di prossimità. E’ dunque la città la principale infrastruttura per la vita e l’economia sostenibile del futuro.

In questo quadro ANCE Lombardia e Legambiente intendono collaborare con la Pubblica Amministrazione e con tutti gli altri attori alla definizione delle regole, delle caratteristiche e dei bisogni del nuovo abitare. Legambiente è inoltre attivamente impegnata nella sensibilizzazione e nell’informazione per la crescita di una domanda sempre qualificata e orientata a stili di vita adatti alla sfida della sostenibilità sociale e ambientale.


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