
Per moltissimi sclerotici, gli arti inferiori sono un vero cruccio. Io sono una rappresentante di questa categoria di afflitti dalla sm e dai problemi alle gambe. Quello che succede alle nostre colonne portanti è talmente imprevedibile da farci convincere, che vivano un’esistenza propria, staccata dal resto del nostro corpo, con un cervello e dei sentimenti propri.
Vi piace cedere all’improvviso, irrigidirvi, non rispondere ai comandi oppure lasciarvi andare agli spasmi dolorosi. La situazione che mi inquieta di più è quella in cui le mie gambe decidono di farmi penare nel rialzarmi da sedie e divani. Ecco perché, devo ammetterlo, parafrasando la reazione di Michelangelo, di fronte alla perfezione del suo Mosè, mi è venuta più volte la tentazione di chiedere: perché non parlate? Fatevi capire. Permettetemi di vivere in maniera più equilibrata e non in vostra balia! A voi è successo? Ditemi di si, che vi è capitato e io non sono l’unica pazza, che sgrida le sue gambe! Poi, se per caso vi hanno anche risposto, avvisatemi! Non si sa mai che, il bombardamento di farmaci abbia fatto nascere a qualcuno nuove propaggini dotate di parola. Le mie gambe rimangono indisciplinate e silenti. Vorrei spesso trattarle come fa Nanni Moretti in questa scena del film Bianca.
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