Non profit
Perché le fondazioni bancarie non la pagano?
La domanda è del presidente dei Verdi Angelo Bonelli
“È un vero e proprio scandalo che le fondazioni bancarie non paghino l’Imu. Ci saremmo aspettati che nell’emendamento in cui si e’ previsto l’introduzione dell’Imu per gli immobili commerciali della chiesa il governo provvedesse a tassare anche il patrimonio delle Fondazioni bancarie: invece nell’emendamento del governo delle fondazioni bancarie non c’e’ traccia”.
Lo afferma il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, che aggiunge: “È ormai evidente che il potere economico, quelle delle banche continua ad essere immune dai sacrifici e che anzi si sta arricchendo con la crisi: ad oggi la Bce ha prestato alle banche italiane 341 miliardi di euro all’1% mentre il credito alle imprese e alle famiglie ha subito una stretta di 200 miliardi. Come sono stati usati quei soldi? Per fare profitti speculando sui nostri titoli di stato che rendono tre il 5,5 e il 6,5%”. “Secondo quanto stabilito dalle Sezioni unite della Cassazione nel 2009 le Fondazioni bancarie non possono godere di sconti fiscali, in quanto non sono equiparabili agli enti del mondo non profit – prosegue il leader ecologista -. Piuttosto vanno considerate a tutti gli effetti come le banche, visto che nel nostro ordinamenti esiste una presunzione di esercizio dell’attivita’ di impresa bancaria in capo a coloro che in ragione dell’entita’ della partecipazione al capitale sociale sono in grado di influire sull’attivita’ dell’ente creditizio. Eppure le 89 fondazioni bancarie del nostro Paese, che hanno un patrimonio di 58 miliardi di euro e una capitalizzazione finanziaria di circa 150 miliardi di euro continuano ad essere esentate dal pagamento di imposte sui propri immobili”.
“È davvero una vergogna che dall’emendamento sull’Ici alla chiesa siano state escluse le Fondazioni Bancarie – conclude Bonelli -. È ormai chiaro che gli unici a pagare il costo della crisi sono stati i pensionati, le famiglie e i giovani mentre il mondo della finanza, quello che continua ad arricchirsi con la speculazione sui titoli pubblici resta immune da sacrifici e non deve pagare nemmeno le tasse sugli immobili: e’ ormai evidente che l’equita’ di cui parla Monti riguarda solo i non ricchi”.
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