Non profit

Perché la Caritas non replica al senatùr. Bossi? E chi se ne frega

"Lui attacca, noi lasciamo perdere", spiega l’ufficio stampa. "Gli insulti si commentano da soli. E la gente lo capisce".

di Gabriella Meroni

Ladra. Massone. Parassita. Sfruttatrice dei poveri. Evasore fiscale. E perfino fascista. Non ha risparmiato aggettivi il ministro Umberto Bossi per definire la Caritas, rea di offrire assistenza agli immigrati a scapito degli italiani. Pardon, dei padani. Non passa anno che il senatùr non vada sui giornali a causa dei suoi attacchi al braccio caritativo della Cei. È successo nel 2001, nel 2002 (due volte) e pochi giorni fa. Su Radio Padania Bossi ha picchiato duro: “Questi hanno perso il loro Dio e sono lì a fare affari. Altro che fascismo. Mille volte il fascismo. Stanno distruggendo la nostra terra”. Attacchi pesanti, roba da querela. Come quella volta (era il settembre 2002) che da Treviso Bossi sparò: “Mandiamo la Finanza dai vescovoni, per vedere se i soldi del popolo sono andati ai poveri o se li sono mangiati”. E la Caritas? Tace. Candidi come colombe e astuti come serpenti, ai responsabili di viale Baldelli non è mai sfuggita una risposta, una replica, una reazione. Le agenzie battono gli sproloqui dell?attaccante, ma non possono riferire la posizione dell?attaccato. “È una nostra scelta di comunicazione”, spiega il capo ufficio stampa, Ferruccio Ferrante. “Visto che Bossi ci attacca un giorno sì e l?altro pure, rispondere volta per volta ci sembra inutile”. Certo, voi siete pacati, però a volte il ministro esagera? non vi viene voglia di dettare un lancio ?cattivello?? “Preferiamo rispondere con i fatti”, sorride Ferrante. “Del resto certe dichiarazioni si commentano da sole. E poi come si può rispondere agli insulti? Con altri insulti? Meglio lasciar perdere”. La Caritas, sostiene Ferrante, esce addirittura rafforzata da queste battaglie verbali. Ogni volta che il capo della Lega li bastona, riceve email e telefonate di solidarietà. Anche dal Nord. “A volte qualcuno ci scrive per avere chiarimenti”, precisa. “Come quest?ultima volta, in merito all?utilizzo dei fondi dell?8 per mille”. Insomma, la moderazione paga. “Per ora sì”, conclude Ferrante. “Ma a futura memoria abbiamo un dossier in cui sono raccolte le prove che confutano ogni affermazione di Bossi. È qui, a disposizione di chiunque”. Pacati sì. Ma non nei secoli dei secoli.


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