Politica

Perché i prezzi salgono e non scendono mai?

È l’appello lanciato dall’Adiconsum, che dopo un‘estate di passione per gli automobilisti, chiede al governo un intervento che metta fine ai “cartelli” e avvii un vero regime di concorrenza

di Redazione

Non bastano gli appelli alle compagnie petrolifere per abbassare i prezzi della benzina quando il dollaro e petrolio tornano a scendere, bisogna intervenire in modo radicale sull?intero sistema della distribuzione. Altrimenti i consumatori continueranno a rimetterci. È l?appello lanciato dall?Adiconsum, che dopo un?estate di passione per gli automobilisti, chiede al governo un intervento che metta fine ai ?cartelli? e avvii un vero regime di concorrenza.

«Gli appelli ai petrolieri non servono a nulla», attacca Paolo Landi, segretario generale dell?Adiconsum, «e infatti se il prezzo del greggio sale, immediatamente si adegua anche la benzina. Se invece petrolio o dollaro hanno una flessione, prima che scenda anche presso il distributore passano settimane. Una vera e propria frode al consumatore. Un abuso che il governo dovrebbe punire in modo deciso, magari attraverso il fisco». E per il futuro Landi indica due linee guida: «Per creare un vero mercato, che faccia scendere i prezzi grazie alla concorrenza», dice, «bisogna distaccare la produzione dalla distribuzione, due fasi che oggi sono saldamente nelle mani delle compagnie petrolifere. In questo senso l?accordo siglato con la benedizione ministero dell?Industria non dice nulla, lascia tutto com?è oggi».

E anche sugli sconti per chi fa da sé, l?Adiconsum dice la sua: «La riduzione di 50 lire deve essere estesa a tutti i distributori self service», conclude Landi, «perché così com?è oggi questa promozione costituisce una forma di pubblicità ingannevole».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.