Politica

Perché ha vinto il partito che non c’è?

Parla Filippo Andreatta: Credo che queste elezioni rendano davvero più possibile e raggiungibile l’obiettivo un nuovo partito post ideologico nel centrosinistra.

di Riccardo Bonacina

Filippo Andreatta, docente di Scienza politica e relazioni internazionali all?università degli Studi di Bologna, saggista ed editorialista influente, è un under 40 molto, molto ascoltato a Roma ed è tra i più infaticabili tessitori del futuro partito democratico. Vita: Professore, la litania di queste ore è «ed ora facciamo il partito democratico». Crederci? Filippo Andreatta: Credo che queste elezioni rendano davvero più possibile e raggiungibile l?obiettivo un nuovo partito post ideologico nel centrosinistra. L?idea del partito democratico è uscita raf-forzata sia dal risultato elettorale (l?Ulivo prende il 3,1% in più della somma di Ds e Margherita), sia dal bisogno di unità che si respira sia dentro l?Unione che nel paese. Tutto ciò che crea nuove condense ed unità è salutare. Vita: Sarà un partito nuovo o la pura somma di Ds e Margherita? Andreatta: Macché somma. Non sarà un partito democratico proporzionalista, ma qualcosa di largo, un?aggregazione politica nuova e aperta verso tutte le forze dell?Unione, innanzitutto, e aperto verso le forze sociali. Non sarà una somma di oligarchie ma un partito popolare. Vita: Quali i prossimi passi, quando il partito democratico si presenterà alle elezioni? Andreatta: Ripeto, queste elezioni, anche per i risultati deludenti di Ds e Margherita, accelereranno il percorso. Io prevedo che già alle prossime europee il partito democratico si presenterà con un suo simbolo. Vita: Quale sarà la tavola dei valori del nuovo partito? Andreatta: Anche in questa campagna elettorale ho visto emergere una sorta di programmatica del futuro partito. Indico due punti consolidati: la concezione di un mercato garantito dalle regole e la certezza della legalità, e il solidarismo inclusivo per cui lo sviluppo non è trainato da poche locomotive ma sa trar profitto da tutti i talenti del paese. Vita: Prodi è un?obiezione o un protagonista irrinunciabile di questo percorso? Andreatta: Un protagonista, non c?è dubbio. Se l?idea del nuovo partito si è fatta largo è anche per la sua generosità nel non far nascere l?ennesimo cespuglio e per la sua ostinata determinazione sul percorso dell?Ulivo.


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