Famiglia

Perché credere in quest’Europa

Vita per il numero estivo sceglie la formula monografica e, in parallelo con il decollo di Vita Europe, si tinge per una volta di blu. In edicola fino a giovedì a SOLI 2 EURO!

di Giuseppe Frangi

Come ogni estate, Vita per il numero destinato a restare due settimane in edicola (ci si rivede venerdì 25 agosto) sceglie la formula monografica. Lo scorso anno con grande consenso dei lettori e su suggerimento dello scrittore e nostro collaboratore Luca Doninelli, avevamo perlustrato i millimetri d?Italia: quei microcosmi in cui il mix di tradizione e innovazione sta producendo esperienze sociali e culturali sorprendenti. Quest?anno abbiamo rotto i confini. E in parallelo con il decollo di Vita Europe, la newsletter sociale varata con 11 partner continentali (il successo è stato immediato e superiore a ogni previsione), anche Vita magazine si è messo per una volta in blu.

Il blu è il colore simbolo di questo continente al quale si appioppa abitualmente l?epiteto di vecchio. La vecchia Europa, quella piena di ultra 65enni e che non fa più figli, quella il cui Pil cresce goccia a goccia, senza grinta e senza rabbia, quella con la pancia piena e l?autostima vacillante. Quella che si permette le trasgressioni più gratuite (vedi il modello olandese che prende in considerazione l?eutanasia per i bambini e l?istituzione del partito dei pedofili), e quella dalle procedure più bizantine del mondo. Tutto vero. Ma non è tutto.

Il viaggio realizzato in queste pagine vi racconta un?altra realtà e altri punti di vista. È l?Europa che tra mille bizantinismi (appunto: anche questi servono? ) riesce a far convivere dentro i suoi confini decine di popoli che parlano decine di lingue diverse (solo quelle ufficiali dell?Unione europea sono 20. Venti per 25 paesi aderenti!). Quella che ha scisso per sempre religione e fanatismo. E che invece ha saputo fare esperienza di una fede aperta, larga, pronta ad abbracciare il mondo. Una fede che recupera il suo aggancio etimologico con la parola ?fiducia?. Bisogna avere fiducia nella storia ha insegnato Frère Roger e centinaia di migliaia di giovani si sono fatti una coscienza nuova su quelle parole.

È l?Europa delle mille bellezze nascoste, come quelle che svela Paolo Rumiz nel suo viaggio al cuore dei nuovissimi paesi dell?Est. È il continente in cui i destini di un popolo zingaro e quello di un grande fondatore come San Tommaso trovano un tratto comune: è il destino degli uomini in perenne movimento. Quelli che non stanno fissi. E perciò non hanno fissazioni (vi spiega tutto Philippe Daverio nell?intervista a pagina 9).

Insomma questo è un numero sinceramente pieno di orgoglio e di entusiasmo, per qualcosa che sta nascendo sotto i nostri occhi sul piano delle dinamiche umane e sociali. E che può diventare un modello davvero esportabile di tolleranza e di coabitazione.

Soprattutto in questi giorni, in cui la guerra bussa furiosamente appena al di là del mare. Il destino del Libano, che culturalmente è un lembo d?Europa, come del resto anche Israele, non può lasciare nessuno indifferente. L?Europa si è mossa con una sollecitudine e con un?unità di intenti che da tempo non le conoscevamo. Intanto, per affrontare l?emergenza umanitaria, anche Vita partecipa all?operazione Italia aiuta il Libano, lanciata da quattro ong presenti nel paese con loro progetti e oggi costrette a sospendere ogni attività. A pagina 30 troverete i particolari di questa grande operazione di solidarietà di cui renderemo dettagliatamente conto sul prossimo numero.

Invitarvi alla solidarietà e alla mobilitazione è il modo migliore per augurarvi un buon Ferragosto.

Inoltre su VITA Magazine n.32-33/2007, in edicola da venerdì a 2 EURO:
“Yourope”
Numero speciale: “Racconta la tua Europa”

  • Emma Bonino: «La pace richiede allargamento», di Paolo Manzo
    «Aprire le porte a chi chiede di entrare è il modo vero per mettere al bando i conflitti». Intervista al ministro per le Politiche europee

  • Le istituzioni/ Vienna, l’altra Onu è una gioiosa babele, di Irene Amodei
    Una mattinata all’Osce, l’Organizzazione della sicurezza europea. È un osservatorio importante per quel che accade a est: la scelta della sede non è casuale

  • I nuovissimi/ In viaggio con Rumiz tra i bagliori dell’est, di Paolo Manzo
    Abbiamo fatto un gioco con uno dei più attenti viaggiatori del nostro tempo, Paolo Rumiz: ne è uscito uno stream of consciousness che proponiamo ai nostri lettori
  • Le banlieue/ Marsiglia, la calma delle periferie, di Jushua Massarenti
    Nella grande città francese non ci sono state rivolte: perché qui l’integrazione ha fatto grandi passi

  • Le banlieue/ Così a Berlino si è accesa la notte (con i taxi a 3 euro), di Riccardo Bagnato
    Il caso di Friedrichshain, da quartiere dormitorio a paradiso by night

  • Le frontiere/ Finisterre, gran finale per un continente,
    di Daniele Biella
    Il luogo mistico dove chi ha concluso il cammino di Santiago, guardando il tramonto, brucia l’abito che lo ha condotto fino a lì

  • Le fedi/ A Taizé l’Europa allarga il cuore, di Louis de Courcy – La Croix
    Viaggio nella comunità religiosa che attira ogni anno, nel cuore della Francia, centinaia di migliaia di giovani

  • Le culture/ L’Europa in movimento. Intervista a Philippe Daverio , di Sara De Carli
    Gli zingari e Tommaso: ovvero quanti vivono in uno spazio aperto, e un santo che l’ha girata in lungo e in largo. Sono loro che incarnano l’anima del Vecchio Continente

  • Balcani ’06/ A Srebrenica la vita unisce, la memoria no, di Giuseppe Terrasi
    Così la città-simbolo del feroce conflitto balcanico intende voltare pagina

  • I giovani/ Edimburgo, la cinica s’inchina ai ventenni , di Carlotta Jesi
    Ospita una delle più importanti università del Regno Unito ma non è proprio una città Campus. Anzi…

  • Ultimi paradisi/ In Polonia sulle orme del bisonte europeo , di Fulco Pratesi
    A duecento chilometri da Varsavia esiste un eden che preserva la natura del Mesolitico: la foresta di Bialowieza

  • My Europe/ Parigi vista da Bevinda, di Joshua Massarenti
    Ovvero una donna portoghese dell’XI arrondissement. Che ha passato la vita a fare le pulizie e a tirare su i figli suoi e quelli altrui

    … e molto altro ancora: leggi il sommario completo di VITA Magazine,

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