Sostenibilità

Perchè 700 aziende italiane sono amiche dell’ambiente

di Redazione

Partita in sordina nel 1995, senza suscitare particolare interesse tra le imprese italiane, la certificazione ambientale ha vissuto nell’ultimo anno un vero e proprio boom. Le aziende che hanno deciso di ricorrervi sono aumentate di ben il 11O per cento, passando da 343 nel 1999 ad oltre 700 nel 2000. E, sebbene in termini assoluti, si tratti di valori ancora piuttosto esigui, recenti stime di mercato parlano di almeno 10 mila imprese del Belpaese che nei prossimi anni si doteranno dei fatidici “bollini” Iso 14001 ed Emas (Eco management audit scheme). Sono due, infatti, le tipologie di certificazioni ambientali. La prima, appunto l’Iso 14001, è una norma internazionale di carattere volontario applicabile a tutte le categorie di impresa (chimiche, siderurgiche, alimentari, ecc.) e definisce come va sviluppato un efficace sistema di gestione ambientale. L’Emas, invece, è un regolamento di origine comunitaria che l’impresa decide di applicare, sempre a titolo volontaristico, e che si differenzia dall’Iso 14001 per il maggior accento che pone sugli aspetti della comunicazione verso l’esterno (prevede, per esempio, la diffusione di una Dichiarazione ambientale annuale, convalidata da appositi verificatori accreditati). Ad effettuare la certificazione vi provvedono società ad hoc che attualmente, in Italia, sono cinque: Certiquality (281 siti certificati nel 2000); Dnv (176); Imq-Csq (128); Rina (56); Icim (10).


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