Cultura

Per Worldwatch Institute è allarme smaltimento pvc

Nel volume ''I trend globali 2001'' l'istituto avverte sui rischi derivanti dall' uso e dallo smaltimento del cloruro di polivinile

di Redazione

Il cloruro di polivinile, pvc, invade i mercati in maniera massiccia, tanto da destare l’attenzione del Worldwatch Institute che ha lanciato l’allarme sul suo smaltimento. Il pvc viene utilizzato sempre di piu’: dalle costruzioni, ai cavi elettrici, dagli imballaggi ai beni di consumo piu’ diffusi ,per questo
l’Istituto ha deciso di mettere in guardia, nel volume ”I trend globali 2001” sui rischi derivanti dall’ uso e dallo smaltimento del materiale.
La produzione attuale di pvc ammonta a circa 25 milioni di tonnellate l’ anno e si prevede un notevole aumento nel prossimo decennio: nel 2005 saranno raggiunti 33 milioni di tonnellate. In soli 7 anni, la produzione globale è aumentata del 39%, nonostante una significativa flessione
durante la recente crisi economica asiatica. Ad alimentare questa tendenza e’ l’ impennata della domanda: dall’ inizio degli anni Novanta e fino alla meta’ del decennio il consumo mondiale cresceva del 3,6% all’anno; in questi ultimi anni il tasso di crescita ha raggiunto il 5%.
Con l’aumento della produzione, rileva il Worldwatch Institute, si pone il problema delle politiche che riguardano questo materiale: sia in fase di
produzione che di smaltimento infatti, si originano sostanze tossiche, mentre, in fase di utilizzo, il pvc può rilasciare additivi chimici nocivi nell’ambiente. La produzione di pvc genera molti prodotti secondari tossici e persistenti, tra cui diossina e furani. Alla fine del suo ciclo di utilizzo, il pvc presenta ulteriori rischi per la salute.
Oggi, la maggior parte dei residui di pvc viene bruciata o interrata; solo una minima parte viene riciclata. La combustione di composti clorurati genera diossina e, poiché il pvc e’ costituito da cloro per quasi il 45% del suo peso, l’incenerimento provoca sicuramente significative emissioni
di diossina. La maggior parte dei residui di pvc viene sotterrata in discariche, con conseguente pericolo di incendi accidentali e contaminazione di acqua, suolo, pesce e piante. La questione diventa sempre piu’ pressante data la massa crescente di pvc che in tutto il mondo finisce tra i rifiuti. Si prevede che nella sola Unione europea i rifiuti
in pvc aumenteranno del 76% nei prossimi 20 anni.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.