E’ sulle pagine dei maggiori quotidiani online la lettera di una bambina cresciuta in una famiglia con due padri gay al presidente Obama e la risposta di Obama. Certo, direte voi, un candidato alla ricerca di voti è cordiale con tutti, politically correct, attento alle minoranze, agli orientamenti del proprio elettorato, insomma, è solo immagine o poco più…
Caro Barack Obama,
sono Sophia Bailey Klugh. La tua amica che ti ha invitato a cena. Se non te lo ricordi va bene lo stesso. Ma volevo solo dirti che sono felice che sei d’accordo che due uomini possano amarsi perché ho due papà e loro si amano. Ma a scuola gli altri bambini pensano che sia disgustoso e strano e questo mi ferisce. Ti scrivo perché sei il mio eroe. Se tu fossi in me e avessi due papà che si amano, e i bambini a scuola ti prendessero in giro per questo motivo, cosa faresti?? Per favore rispondimi!? Volevo solo dirti che mi sei d’ispirazione e spero tu vinca e diventi il presidente. Renderesti il mondo un posto migliore
La tua amica Sophia
P.S. Per favore saluta le tue figlie da parte mia!Cara Sophia,
grazie per avermi scritto una lettera così profonda sulla tua famiglia. Leggerla mi ha reso orgoglioso di essere il tuo presidente e ancora più speranzoso riguardo il futuro della nostra nazione.
In America non ci sono due famiglie che siano uguali. Noi celebriamo questa diversità. E riconosciamo che a prescindere che si abbiano due papà o una mamma quello che conta più di tutto è l’amore che mostriamo l’un l’altro. Tu sei molto fortunata ad avere due genitori che si prendono cura di te. Loro sono fortunati ad avere una figlia eccezionale come te. Le nostre differenze ci uniscono. Tu e io siamo benedetti dal vivere in un paese dove siamo nati uguali, dove non importa come sembriamo esteriormente, dove siamo cresciuti o chi siano i nostri genitori. Una buona regola è trattare gli altri nel modo in cui speri che loro trattino te. Ricorda ai tuoi compagni di scuola questa regola se ti dicono qualcosa che ferisce i tuoi sentimenti.
Grazie ancora per aver trovato il tempo di scrivermi. Sono onorato di avere il tuo sostegno e sono ispirato dalla tua comprensione. Mi dispiace di non essere venuto a cena, ma saluterò Sasha e Malia da parte tua.
Cordialmente, Barack Obama
Sarà anche solo tattica, però mi chiedo: quanti politici italiani – magari in corsa per le elezioni avrebbero risposto allo stesso modo? Cari amici di Vita, perchè non sfidarli? Perchè non verificare chi tra i nostri politici apporrebbe senza distinguo, precisazioni e smarcamenti la propria firma sulla lettera del presidente Obama?
Penserò male, ma rivedendo il brano del De Profundis recitato da Benigni nel 2009, chissà se Wilde oggi consiglierebbe ancora all’amato di lasciare l’Inghilterra e di andare in Italia (minuto 6.30)
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