Non profit

Per un diritto allo studio

Gli insegnanti di sostegno lamentano la disattenzione verso il loro ruolo specializzato. E l’indifferenza sulle necessità reali degli alunni disabili

di Federico Cella

Ricordate? Nel maggio del ?96, su sollecitazione del Comune di Recanati e della Lega del Filo d?Oro, era iniziata la campagna ?Mille fax per un diritto?. Il diritto dei bambini disabili ad avere un insegnante di sostegno, che fosse specializzato e garantisse continuità. La campagna, sostenuta oltre che dal nostro giornale, anche dall?Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili) e dai coordinamenti degli insegnanti di sostegno (Fais, Federazione delle associazioni insegnanti specializzati, e Conisp, Coordinamento nazionale insegnanti di sostegno precari), al maggio ?97 aveva ottenuto il successo di oltre 600 fax pervenuti; e subito riveicolati al ministero della Pubblica istruzione. Alla data di ottobre ?97, però, dobbiamo constatare come non sia cambiato nulla. Sono proprio le insegnanti aderenti al Conisp a segnalarci questa immobilità. Michela Malagoli, referente per i rapporti con le associazioni di genitori: «Siamo riuscite ad avere un incontro, un po? ?forzato? da parte nostra, con il dottor Campione, segretario del ministro Berlinguer. Ci ha detto di avere pazienza, di aspettare che la Legge 932 (quella sull?insegnamento precario, ndr), ferma in Senato, venisse finalmente approvata. A quel punto gli abbiamo chiesto se il ministero aveva intenzione di risolvere l?urgente questione del sostegno, tramite l?emanazione di un decreto. Il dottor Campione ci ha risposto che la Corte costituzionale vieta ormai al governo di procedere per emanazione di decreti. Eppure il governo ha legiferato per decreto proprio sui corsi brevi per la formazione all?insegnamento di sostegno. Il dottor Campione ci ha raggelato, rispondendo semplicemente che «non esiste nessun decreto». Ma il decreto effettivamente esiste (Dm 350/97) e definisce la costituzione di corsi ?sintetici? da 450 ore più 250, al posto del corso biennale di formazione (1500 ore) istituito dal Dpr 970/75. «E proprio contro questi corsi, intensivi dicono loro, dimezzati diciamo noi, vogliamo batterci», spiega ancora la dottoressa Malagoli. «Il problema centrale è che gli alunni portatori di handicap vengono trattati come oggetto e merce di scambio per aggiustamenti di organico. Il ministero vuole ?usarli? per dare lavoro ai docenti perdenti posto non specializzati; per fare questo hanno fatto in modo di metterci fuori gioco, sia bloccando i veri corsi di specializzazione, sia non istituendo da sette anni un legittimo concorso per la nostra materia. Raccogliamo anche le rivendicazioni dei genitori: in questo modo si vìolano i diritti dei ragazzi in difficoltà alla professionalità dei loro docenti di sostegno e alla continuità didattica». I diritti sono stati sanciti dalla Legge 104/92, legge che aveva posto il nostro Paese all?avanguardia in Europa per quanto riguarda l?inserimento scolastico di bambini portatori di handicap. Ma la legge, tra un taglio e l?altro, è rimasta sulla carta. Aspettando la nuova Finanziaria. La campagna Promotore Lega del Filo d?Oro, Vita, Radio Help (RadioRai1), Comune di Recanati Obiettivo Garantire il diritto allo studio agli studenti portatori di handicap Firme raccolte Oltre 600, tra lettere e fax Sostenitori Associazione italiana sclerosi multipla, Associazione bambini down, Federazione italiana superamento handicap La risposta Aspettiamo la Finanziaria Al ministero ci siamo trovati di fronte a una situazione di emergenza per quanto riguarda gli insegnanti di ruolo perdenti il posto. È la realtà, inutile negarlo. Abbiamo dovuto cercare di reimpiegarli. Non sono d?accordo con le accuse mosse dalle colleghe del Conisp. I nuovi corsi di formazione non sono certo dei ?bignamini?; le insegnanti che vi parteciperanno hanno già maturato parecchi anni di esperienza didattica e, dunque, hanno una forte base su cui inserire la nuova formazione. Per il problema della non continuità, se con la legislazione attuale questa è garantita solo al livello elementare, con la nuova Finanziaria sarà estesa a tutti i livelli d?insegnamento. Inoltre, in tutte le province, verrà assegnato un insegnante di sostegno di ruolo ogni 150 alunni, così arriveremo a soddisfare circa l?80 per cento del fabbisogno. E il discorso sulla bontà di una continuità nell?insegnamento di sostegno è tuttora in discussione; infatti questo mestiere comporta un notevole logorìo e, quindi, potrebbe essere auspicabile un certo ricambio. Attendo di incontrare di persona queste insegnanti, proprio per avvalermi, in questo senso, della loro esperienza. Sergio Neri, Coordinatore Osservatorio nazionale sull?handicap


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