Famiglia

Per Terre des hommes al Summit Infanzia un debole compromesso

A chiusura del Summit di New York, Terre des hommes critica il documento finale del Summit stesso.

di Redazione

A pochi giorni dalla chiusura del Summit Sessione Speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNGASS), una forte critica viene avanzata da Terre des hommes Italia, in sintonia con il Coordinamento mondiale delle ONG per i diritti dei bambini (Child Rights Caucus) di cui fa parte, perché il documento finale adottato in extremis in chiusura del Summit non solo è frutto di un compromesso che ne ha indebolito la sua reale efficacia, ma anche perché le posizioni giustamente più intransigenti dell?Unione Europea, che ha lottato durante il Summit in maniera compatta, all?ultimo momento hanno ceduto di fronte all?ostruzionismo degli USA e di altri Paesi. Quattro sono i punti di maggiore critica del documento finale: 1. il riferimento alla Convenzione ONU per i Diritti dell’Infanzia (Convenzione) non più come ?lo strumento? per eccellenza di protezione dei diritti dell?infanzia, bensì come ?uno degli strumenti?, poiché non ratificata da 1 paese, gli USA; 2. l?eliminazione di ogni riferimento al divieto di condanna alla pena di morte per i minori di 18 anni, in quanto applicata ancora negli USA e in Cina; 3. l?eliminazione dei riferimenti espliciti all?educazione sessuale e i servizi di salute riproduttiva, in quanto letti dagli USA, con il Vaticano e i paesi musulmani, come una porta aperta verso la legalizzazione dell’aborto per le minori di 18 anni; 4. l?eliminazione di ogni riferimento allo 0,7% del PIL di stanziamento da parte degli Stati per la cooperazione allo sviluppo; in tal modo sarà sempre più difficile reperire per il settore i fondi che già nel Summit del 1990 si erano rivelati irraggiungibili, causando il mancato raggiungimento dei principali obiettivi. Considerando che il Summit era finalizzato a valutare il progresso globale di questi ultimi dieci anni sull’infanzia nel mondo e soprattutto ad adottare attraverso un documento finale in 21 punti, un vero e proprio Piano di Azione che avrebbe dovuto mirare a degli obiettivi quantitativi da raggiungere entro il 2015, secondo Tdh Italia si può parlare di parziale fallimento del Summit. E? importante comunque ricordare la partecipazione della delegazione italiana, e in particolare del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Roberto Maroni, che ha annunciato di dato il via all?entrata in vigore in Italia dei due Protocolli relativi alla Convenzione sui Diritti dell?Infanzia sui bambini soldato e sulla lotta al traffico dei minori, e di aver ribadito l?impegno dell?Italia in Europa a portare avanti un?azione di traino sulle tematiche dell?infanzia fino a esigere che quest?ultima divenga una materia di competenza della stessa Unione Europea data l?importanza e date le sue problematiche sempre più ?senza frontiere?. Fra queste, il traffico dei bambini, tema sul quale Terre des hommes ha lanciato una campagna internazionale di denuncia, di promozione e miglioramento delle leggi, e di individuazione i migliori strumenti di protezione e recupero delle vittime. Il ruolo delle ONG come Terre des hommes è, a livello internazionale e nei singoli paesi, quello di vigilare sul rispetto dei principi sanciti dai trattati internazionali come la Convenzione e di denunciare in modo chiaro le violazioni, nonché quello di spingere affinché i Governi si impegnino fino in fondo ad allocare le risorse istituzionali, umane ed economiche previste e necessarie per i relativi progetti di tutela dei diritti dell?infanzia.


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