Famiglia
Per salvare la terra parto dalla tavola
I consigli della conduttrice Tessa Gelisio
Compra oggetti e alimenti con il minor imballaggio possibile e fa la raccolta differenziata dei rifiuti. Mangia bio, escludendo la carne. Usa detersivi e cosmetici ecologici, evita i mobili di legno tropicale. Si cura con prodotti naturali e omeopatici. «Ma non sono un?estremista. Sarei ipocrita se dicessi di non usare l?auto o l?aereo», ammette Tessa Gelisio, che per lavoro viaggia molto.
L?attenzione alle problematiche ambientali le viene dall?infanzia: «I miei genitori, ambientalisti di prima generazione, mi hanno cresciuto in campagna, a contatto con gli animali. Fin da piccola ho imparato che l?uomo deve gestire risorse limitate». Che consigli daresti a chi vuol cambiare stile di vita? «Iniziare dall?alimentazione», risponde Tessa. «Se tutti facessimo più attenzione a quel che mangiamo, il nostro impatto ambientale si ridurrebbe, soprattutto eliminando la carne». Tessa Gelisio è informatissima: «Il 14% della superficie terrestre è occupata dall?allevamento, in modo diretto o indiretto, per la produzione del mangime», spiega.
«Per ogni chilo di carne bovina si consumano sette chili di cereali. È cibo che potrebbe sfamare più persone. Limitare l?allevamento significherebbe anche meno emissioni di metano, che è un gas serra». Però, obiettiamo noi, ci vuole un bello sforzo per smettere di mangiare carne? o no? «Mah, io sono cresciuta in Toscana, a cinghiale e coniglio. La mia scelta non è questione di gusto, ma di consapevolezza delle conseguenze. Per questo è meglio anche preferire cibo biologico e del commercio equo solidale, e scegliere prodotti del proprio territorio». E sul pesce? Siamo pur sempre di fronte alla conduttrice di Pianeta mare… «Consiglio di evitare alcune specie, come il tonno e il pesce spada, perché sono sfruttate troppo rispetto alla loro capacità riproduttiva».
Ma con una vita intensa come la tua, mangiare in un certo modo non ti mette in difficoltà, magari quando vai fuori a cena? «No, anzi. Fa figo», sorride Tessa. «Ma l?importante è essere consapevoli che quello che si mette in tavola ha delle conseguenze. Ad esempio, sono convinta che la gente smetterebbe di mangiare gamberetti se sapesse che la maggior parte viene dall?India, dove si sono abbattute le mangrovie per fare spazio agli allevamenti ».
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