Mondo

Per Powell, nel Darfur “è stato commesso un genocidio”

Per la prima volta, il segretario di Stato americano pronuncia la parola genocidio nel definire la guerra civile in Sudan

di Joshua Massarenti

Nel Darfur, “è stato commesso un genocidio”. Il commento è del segretario di Stato americano Colin Powell e rischia di aprire un nuovo capitolo, forse decisivo, nella terribile tragedia umanitaria che dal febbraio 1993 sta colpendo la regione occidentale del Sudan. Davanti alla commissione Esteri del Congresso americano, Powell ha detto che ”non ci può più accontentarci di parole dal governo di Khartoum” . Gli Stati Uniti stanno stanno quindi aumentando le pressioni sul governo sudanese per porre fine alla guerra civile che tormenta il Darfur. Ieri gli Usa avevano presentato al consiglio di sicurezza dell’ Onu un nuovo progetto di risoluzione chiedendo l’ampliamento del mandato della forza di controllo dell’Unita Africana (Ua) e minacciando sanzioni, in particolare nel settore petrolifero, contro il governo di Khartoum se non rispetterà le richieste della comunita’ internazionale. L’uso della parola ‘genocidio’ da parte di Powell rafforza ulteriormente le pressioni americane non solo sul Sudan, ma anche sul Consiglio di sicurezza dell’Onu. Infatti, sarà interessante verificare se la definizione fatta da Powell sulla crisi del Darfur verrà adottata dalle Nazioni Unite. In base alla Legge internazionale, qualora il Consiglio di sicurezza dell’Onu pronuncia la parola “genocidio” in riferimento ad una guerra, la Comunità internazionale ha l’obbligo d’intervenire con la forza per fermare i massacri.


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