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Per Natale, donazioni senza trucchi

Come scegliere l'associazione (o le associazioni) da sostenere in questo periodo dell'anno in cui tutti siamo più buoni? Ecco i consigli del gigante Usa dell'accountability

di Gabriella Meroni

Natale, tempo di buone azioni ma anche di donazioni. Chi, magari approfittando della tredicesima, non ha mai aperto il portafoglio per contribuire a una buona causa in questo periodo dell'anno? Le associazioni, che lo sanno, concentrano i loro sforzi promozionali proprio in questi giorni. Ma come essere sicuri di donare all'associazione giusta, senza buttare via i soldi? Soprattutto in tempi di crisi, conviene scegliere bene, magari affidandosi a questi semplici consigli realizzati in collaborazione con il sito charitynavigator.org, il più importante centro di "rating" delle charity USA.

Per prima cosa, conviene porsi tre domande fondamentali: primo, qual è lo stato finanziario dell'associazione che mi interessa? Secondo: quale livello di trasparenza e accountability  adotta? Terzo, quali risultati realizza sul campo? Una volta verificati questi tre criteri, è possibile procedere ulteriormente con l'analisi, magari sfruttando questi 6 semplici passi.

1) Scegliere la causa da sostenere
Qual è lo scopo che vi prefiggete con la donazione di Natale? Volete sostenere una grande organizzazione internazionale o nazionale, o una locale, che agisca in un ambito preciso? Questo aiuta a limitare di molto il campo delle scelte.

2) Diffidare di chi si affida al telemarketing
Meglio non sostenere le associazioni che raccolgono fondi al telefono. A parte i casi di truffa e la difficoltà di verificare la veridicità della chiamata, è provato che solo il 10% di quanto raccolto al telefono arriva alle casse delle non profit a causa degli altissimi costi dei call center.

3) Non accontentarsi delle emozioni
Cosa c'è dietro una storia commovente, o l'ennesima immagine del bambino in lacrime? E' troppo facile far leva sui sentimenti per strapparvi un'offerta. Resistete, e chiedete informazioni più dettagliate sulla raccolta fondi, i progetti, la credibilità. Se non siete convinti, fate una visita alla sede dell'associazione. Quelle serie vi daranno il benvenuto.

4) C'è bisogno del mio denaro?
Sembra una domanda assurda, ma potrebbe non esserlo. Alcune organizzazioni che possono contare su ingenti finanziamenti potrebbero non essere interessate agli spiccioli, che invece farebbero molto comodo ad altre realtà prive di sponsor importanti.

5) Come vengono usati i fondi?
Questione fondamentale: la trasparenza. Gli standard internazionali parlano di una quota minima del 75% delle donazioni ricevute che dovrebbe andare a finanziare direttamente i progetti, non essere inghiottita dalla macchina organizzativa. Chiedete questo dato all'associazione che vi interessa, se è onesta e seria saprà fornirvelo senza problemi.

6) Quanto posso donare?
Preparate un budget realistico annuale da destinare al non profit, e suddividetelo per associazioni o cause da sostenere. Non dimenticate di creare una sorta di "fondo emergenze" per contribuire in caso di calamità o eventi eccezionali.
Da ultimo, suggeriscono dal Charitynavigator, ricordate questa massima di Andrew Carnegie, che di beneficenza se ne intendeva: “Donare in modo intelligente è più difficile che guadagnare". E se lo diceva lui…

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