Non profit
Per la prima volta il Festival si fa anche premio
Il Bilancio della quinta edizione della kermesse di Castrocaro
iSi è appena concluso il Festival del Fundraising di Castrocaro, arrivato alla quinta edizione, ed è il momento dei bilanci. Nato cinque anni fa grazie ad un gruppo di lavoro giovane e appassionato, composto da ex studenti del master in Fundraising dell’università di Bologna e professionisti di vari settori, poi riunitisi nell’Associazione Festival del Fundraising sotto l’egida del professor Valerio Melandri, il Festival è nato per «creare un luogo di condivisione delle migliori tecniche ed esperienze di fundraising, attraverso tre giorni dedicati alla formazione, informazione e al fare rete», come spiega il segretario generale, Adele Guardigli, «vogliamo che i professionisti del fundraising italiani si incontrino e si guardino in faccia, stiano insieme e gettino le basi di relazioni che poi durano per tutto l’anno successivo». E anche quest’anno ha cercato di portare a terine la missione con 608 partecipanti oltre 20 aziende sponsor, 88 sessioni formative e 44 relatori italiani e internazionali.
L’edizione appena conclusa ha visto la grande novità dei premi . Delle oltre 50 candidature presentate da tutte le organizzazioni nonprofit italiane e dagli operatori di settore sono stati solo in tre ad aggiudicarsi gli award.
I vincitori sono stati: per la categoria “Fundraiser Professionista 2012” Marco Panzetti, scelto dal pubblico in una risma di 5 candidati per cui sono state espresse in tutto 2467 preferenze. Per la categoria “Donatore 2012” è stata premiata Annamaria Ternelli Gerra mentre come il “Volontario 2012” è andato ai fratelli Mauro e Catia Uliassi.
Per ogni vincitore è stato fatto un video di presentazione. In testa all’articolo è allegato quello su Annamaria Gerra. Gli altri due sono disponibili nella galleria multimediale di Vita.it.
Ma le novità del Festival di quest’anno non finiscono qui. Ha esordito anche il matching: la possibilità di contattare attraverso il sito qualsiasi iscritto al Festival per dargli appuntamento e vedersi di persona in un momento dedicato, giovedì 10 maggio dalle 17.30 alle 19.30, in un’apposita area attrezzata con tavolini e sedie, una sorta di “salotto all’aria aperta”. Infine hanno debuttato i Poken. Una sorta di carta di identità elettronica che permette, premendo un tasto, di scambiarsi all’istante i dati con qualunque partecipante all’evento o interagire con appositi terminali sparsi per la fiera. New entry che i dati dicono essere stata molto apprezzata: 620 Poken distribuiti durante il Festival, 45 Poken Tag, 284 pokenauti si sono connessi almeno una volta – alcuni molto più di una – per scaricare i contatti ed aggiornare il profilo, 12.820 interazioni (lettura tra 2 Poken e tra Poken e Tag) e 2897 oggetti letti tramite Poken (tag in aula e manine sparse per il Festival).
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