Sono giorni che rifletto sulla mia condizione di disabilità agli arti inferiori. In questi mesi mi sento più debole e fragile. Percepisco la necessità di una persona che mi aiuti e mi sorregga.
Una persona, uomo o donna, che sia agile, forte, allenata a sostenere chi vive in una situazione simile alla mia. Giorni fa ho chiesto ad un amico alto e muscoloso, di aiutare mio marito a sostenermi. La vicenda recente del gesto eroico di un ragazzo, che ha salvato un bimbo di tre anni, caduto sulle rotaie della metropolitana di Milano, mi ha commosso inducendomi ad ulteriori riflessioni. Da tempo la mia disabilità mi sta ancora più stretta perchè non mi permette di sostenere fisicamente chi ne avrebbe bisogno. Allargando lo sguardo nasce in me il desiderio di rivolgere un appello a tutti coloro che godono invece di agilità e una discreta forma fisica. Aiutiamoci reciprocamente! Le nostre esistenze sarebbero più ricche ed appaganti! Propongo una cultura della forza buona a disposizione della collettività Come immagine di commento ho scelto infatti un incontro tra due noti personaggi dei fumetti, il perfido Bruto e il paladino del bene Braccio di ferro. Sono entrambi fortissimi, ma è l'imprevedibile potenza di Braccio di Ferro quella che ci aiuta a vivere!
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