Famiglia

Per i bambini, impegni non soltanto sulla carta

Il commento (e gli auspici) del Moige

di Redazione

Da un lato programmi sempre meno adatti ai minori, dall’altro la progressiva scomparsa della tv dei ragazzi. Serve un palinsesto rispettoso dei più piccoli e dei loro diritti
Stando alle dichiarazioni del ministro Scajola, il nuovo contratto di servizio della Rai 2010 -2012 dovrebbe assicurare agli utenti del servizio pubblico alcuni elementi importanti come qualità dell’informazione, rispetto dei principi di imparzialità, completezza e pluralismo e tutela della persona. È proprio quest’ultimo aspetto che apprezziamo maggiormente un’azione la cui urgenza e necessità abbiamo più volte fatto presente agli organi competenti attraverso il nostro Osservatorio Media.
Da quanto è possibile evincere al momento, infatti – la formula al condizionale è d’obbligo dato che ad oggi il documento predisposto dal ministero dello Sviluppo economico non è stato reso pubblico e probabilmente lo sarà solo in seguito all’approvazione, diversamente da quanto avvenne in occasione del precedente contratto di servizio – il contratto garantirà il potenziamento del controllo sulla qualità del servizio pubblico, andando così a tutelare maggiormente i minori durante la visione televisiva anche attraverso la realizzazione di programmi appositamente dedicati a questa fascia di telespettatori, cosa che attualmente non sempre avviene nonostante il Codice di autoregolamentazione Tv e Minori lo preveda espressamente.
Spesso, infatti, abbiamo denunciato non solo la violazione della fascia protetta a causa di programmi non adatti, per contenuti e immagini, alla visione dei bambini, ma anche l’inesistenza di una controprogrammazione in grado di bilanciare il palinsesto televisivo.
Ad oggi, infatti, la Tv dei ragazzi non esiste più e quella dedicata ai minori di 13 anni sembra essere destinata a scomparire, soffocata da reality, quiz e film non adeguati ai minori, con la conseguenza di un’adultizzazione precoce dei più piccoli.
A tale proposito, oltre ad auspicare uno sforzo creativo per la realizzazione di programmi specifici per teenager, il grande target assente nell’attuale palinsesto, ci auguriamo che non spariscano programmi di alto livello educativo oltre che tecnico (come la Melevisione, il Gt ragazzi, Il Gran concerto, È domenica Papà ecc.) che danno senso alla Rai come servizio pubblico rivolto anche specificamente ai nostri bambini.
L’Osservatorio Media del Moige, di cui sono responsabile, riceve costantemente centinaia di segnalazioni sulla pessima qualità della tv, sia attraverso il numero verde 800.93.70.70 sia attraverso il form di segnalazione online presente nella sezione appositamente dedicata del nostro sito: siamo sempre impegnati a trasmettere queste segnalazioni agli organi competenti per evitare il proseguire della situazione.
Quello che ora auspichiamo è che le parole non rimangano sulla carta ma che quanto promesso dal contratto si concretizzi realmente, garantendo così anche a bambini e famiglie il diritto ad una televisione che li rispetti e che rispetti le regole.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA