Per 29,7 milioni di italiani (59% della popolazione adulta), la sostenibilità orienta comportamenti e scelte quotidiane: prodotti per la casa, l'alimentazione, la mobilità, il turismo sostenibile,agli investimenti finanziari. Quasi tutti, il 93%, ritengono che investire nelle fonti energetiche rinnovabili sia prioritario e potrebbe dare nuovo impulso all'economia.
Che la sostenibilità sia una moda o un tema sentito in ogni caso più della metà degli italiani è disposto ad acquistare un bene sostenibile anche se costa di più.
Il 52 % è disposto a spendere di più nel caso in cui il prodotto – e quindi il prezzo – comprenda sia la componente legata alla sostenibilità ambientale, sia il giusto valore e il giusto riconoscimento ai lavoratori. Erano il 45% quelli disposti a farlo nel 2016 , come ho raccontato esattamente un anno fa, nel primo post di questo blog
I valori che guidano queste scelte sono:
- la responsabilità verso il destino dei propri figli e delle generazioni future, al 78%,
- l’amore per l’ambiente , per il 74 %.
- il 65 % dichiara di farlo per la salute e il benessere personale.
Quando si parla di sostenibilità, in cima alla lista dei temi più urgenti ci sono gli investimenti nelle fonti di energia pulita e rinnovabile, segnalato dal 90 per cento degli italiani e ben il 93% pensa che investire nel sole e nel vento sia utile per porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili, come il petrolio e il carbone, e per rilanciare l’economia nazionale.
Questi i dati della terza edizione dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile presentato il 30 marzo da LifeGate e l’Istituto di ricerca Eumetra Monterosa, quest’anno con il patrocinio dalla Commissione europea
I dati sono in linea con quelli dell’anno precedente e come sottolinea Renato Mannheimer di Eumetra Monterosa: “Il quadro d’insieme induce a ritenere che se si deve parlare di coda lunga per Expo 2015, questa si sta manifestando in termini di consolidamento della sostenibilità”.
Un trend confermato dalla percentuale di coloro che conoscono i temi e – cosa molto importante – li approfondiscono. Quasi un terzo degli italiani (27 per cento), infatti, dimostra di avere un’alta padronanza del vocabolario della sostenibilità. I più “esperti” sono i giovani che vivono nelle grandi città. E tra i vocaboli più usati ci sono
- “energia sostenibile”
- “alimentazione sostenibile”
- “sostenibilità ambientale”
Nell’Anno internazionale del turismo sostenibile ben 3,5 milioni di italiani si dicono disposti a spendere di più per un viaggio all’insegna della tutela e del rispetto dei luoghi che visitano, mentre sono due milioni coloro che già oggi organizzano i loro momenti di svago in modo consapevole.
Un interesse a consumare meno energia e inquinare meno confermato anche dagli ultimi dati sulla mobilità condivisa.
Nel 2016 in Italia inoltre tutto il comparto bio ha raggiunto un valore di 3 miliardi di euro. In aumento anche le esportazioni, che hanno toccato il valore di 1,6 miliardi
SAVE THE DATE
Per la prima volta in Italia a fine maggio ci sarà un intero festival dedicato a questi temi.
l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che riunisce oltre 150 organizzazioni del mondo economico e sociale ha deciso di organizzare il primo Festival dello Sviluppo Sostenibile, una manifestazione di sensibilizzazione e di elaborazione culturale-politica diffusa a livello nazionale.
Il Festival rappresenta il principale contributo italiano alla Settimana europea dello sviluppo sostenibile (Esdw) e si svolgerà dal 22 maggio, giornata mondiale della biodiversità, comprenderà il 5 giugno giornata mondiale dell’ambiente e si chiuderà il 7 giugno.
Tre eventi verranno gestiti direttamente dal Segretariato dell’ASviS:
- 22 maggio a Napoli, e avrà come tema principale le disuguaglianze: una giornata di conferenze e dibattiti su argomenti quali l’educazione, la salute e il lavoro per ragionare sulla trasversalità del problema.
- 1 giugno a Milano il e rappresenterà un’occasione di discussione sul mondo delle imprese.
- 7 giugno a Roma le conclusioni con un evento rivolto alle istituzioni: in questa giornata l’ASviS si propone di presentare loro un resoconto di quanto emerso durante le 17 giornate per stimolare riflessioni istituzionali e ispirare sviluppi futuri.
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