Non profit
Per Emergency lo scippo del 5 per mille vale 90mila pazienti in meno
Il taglio deciso dal Governo penalizzerà anche la popolarissima Ong di Gino Strada, che si troverà 4,7 milioni di meno in due anni. E quindi potrà curare molta meno gente. Firma la petizione di Vita!
Un intero stadio, grande come quello di San Siro, gremito all'inverosimile, come se ci fosse il derby Milan Inter. È visualizzando questo scenario che si capisce immeditamente l'impatto negativo che ha avuto il mancato introito del 5 per mille per Emergency: l'organizzazione umanitaria internazionale, la più scelta in assoluto dagli italiani nell'elenco onlus con oltre 383mila firme nel 2011 e 11 milioni di raccolta, avrebbe potuto curare gratuitamente 90mila persone in sei paesi del mondo, e invece non potrà farlo. Un intero stadio pieno di malati (e feriti di guerra) che rimarranno tali a causa di uno "scippo" che per Emergency arriva a oltre 4,7 milioni in due anni.
"È inaccettabile che 90mila persone debbano rimanere senza assistenza medica e cure adeguate a causa della distrazione operata dallo Stato dei fondi del 5 per mille che i cittadini ci avevano destinato", dice il vicepresidente Alessandro Bertani. "A causa di questo taglio le nostre attività in sei paesi, Italia compresa, non potranno raggiungere tutti i pazienti che ne avrebbero bisogno". E se si considera che Emergency è presente in teatri di guerra e guerriglia (oltre al nostro paese i volontari dell'organizzazione operano in Afghanistan, Sierra Leone, Sudan, Iraq e Repubblica Centraficana) si capisce facilmente quanto una decisione presa al chiuso dei nostri ministeri e tesorerie abbia un peso devastante sulle vite di migliaia e migliaia di persone. "Riteniamo urgente", conclude Bertani, "che venga approvata una legge di stabilizzazione del 5 per mille che non contempli alcun tetto o limite alla generosità degli italiani, per mettere in condizione i destinatari dei loro contributi di operare secondo tutte le potenzialità".
Firma anche tu la petizione di Vita contro lo scippo del 5 per mille
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.