Povertà sanitaria
Per curare i più poveri donate oltre 640mila confezioni di medicinali
Nel corso della 25esima edizione delle Giornate di raccolta del farmaco promosse da Banco Farmaceutico si è superato il risultato dello scorso anno. Questo permetterà di aiutare almeno 463mila persone che vengono assistite dalle oltre 2mila realtà assistenziali convenzionate con la fondazione. Il valore dei farmaci donati è di oltre 5,7 milioni di euro
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La 25esima edizione delle Giornate di Raccolta del Farmaco ha superato i risultati dello scorso anno. Dal 4 al 10 febbraio, infatti sono state donate oltre 640mila confezioni di medicinali da banco contro le quasi 600mila del 2024.
I farmaci donati hanno un valore di oltre 5,7 milioni di euro e aiuteranno almeno 463mila persone in condizione di povertà sanitaria di cui si prendono cura 2.031 realtà assistenziali convenzionate con la Fondazione Banco Farmaceutico.
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All’iniziativa – si legge in una nota – hanno aderito 5.908 farmacie in tutta Italia. Sono stati coinvolti oltre 26.500 volontari e più di 20.600 farmacisti. Inoltre, i titolari delle farmacie hanno donato a Banco Farmaceutico oltre 850mila euro.
Povertà sanitaria endemica e in aumento
Si sottolinea l’importanza e la necessità di continuare a sostenere Banco Farmaceutico con l’obiettivo di supportare le realtà assistenziali che si prendono cura dei bisognosi: la povertà sanitaria, infatti, rappresenta ormai un elemento endemico.
Le persone che, nel 2024, non hanno potuto acquistare farmaci per ragioni economiche sono 463.176 (7 residenti su 1.000) in aumento dell’8,43% rispetto all’anno precedente.
Molte di queste, sono minori, pari al 22% del totale (102.000 unità). A rivolgersi alle realtà assistenziali per ricevere farmaci e cure sono, prevalentemente, uomini, (il 54% del campione, contro il 46% delle donne) e adulti (18-64 anni, pari al 58%). Pressoché uguale è la quota di cittadini italiani (49%, pari a 225.594 unità) e di quelli stranieri (51%, pari a 237.583 unità).
Un risultato importante
«Siamo felici perché la Raccolta ha dato un risultato importante e contribuirà, così, a sostenere le realtà caritative e socio-assistenziali e a restituire salute e un po’ di serenità a tante persone bisognose. Siamo felici anche perché è stato dato, ancora una volta, un importante segnale: in un mondo in cui le ragioni di preoccupazione crescono, e i rapporti sembrano così spesso marcati dalla reciproca utilità, il fatto che tanti soggetti diversi si mettano insieme per donare, senza chiedere nulla in cambio, rappresenta un segno di speranza per tutta la società. Per questo», afferma Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico, «ringraziamo di cuore tutti i cittadini, i volontari, i farmacisti, le aziende e le realtà caritative che hanno reso possibile tutto ciò».
«La farmacia è un presidio attento ai bisogni della collettività, sempre aperto e vicino al cittadino, anche nelle aree più interne del Paese, per garantire a tutti uguaglianza di accesso al farmaco» dichiara il presidente di Federfarma nazionale, Marco Cossolo. «Questo ruolo è testimoniato dall’adesione alle Giornate di Raccolta del Farmaco: anche quest’anno le farmacie hanno partecipato con impegno e con grande spirito di responsabilità sociale».
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«Anche quest’anno, i risultati molto positivi delle Giornate di Raccolta del Farmaco raccontano la grande solidarietà degli italiani, spesso fatta di piccoli gesti ma che hanno un valore enorme per alleviare, almeno in parte, le difficoltà delle persone più vulnerabili», ha detto Andrea Mandelli, presidente Fofi. Che aggiunge: «Un grazie speciale va alle migliaia di volontari che hanno offerto il loro tempo e il loro prezioso contributo a supporto della raccolta, e ai 20mila farmacisti che in tutto il Paese hanno messo a disposizione i loro presìdi per contribuire alla donazione dei medicinali».
La filiera benefica
Infine, Andrea Dellabianca, presidente nazionale di Compagnia delle Opere osserva: «Credo che il valore distintivo di questa iniziativa virtuosa sia rappresentato innanzitutto da tutta la filiera benefica che coinvolge. Dagli enti del Terzo settore, ai donatori, alle aziende, ai farmacisti, fino ai volontari. Il coinvolgimento di questi operatori è una prova ulteriore dell’efficacia del metodo della condivisione nell’edificazione del bene comune, soprattutto mediante la collaborazione tra profit e non profit».
E prosegue: «Ci teniamo per questo a sottolineare l’importanza dei volontari, perché hanno un peso incalcolabile, non solo nel sostegno di progetti e iniziative come la Raccolta appena conclusa, ma soprattutto nelle relazioni che creano. Aiutano, infatti, a comprendere meglio le ragioni dei gesti e a testimoniare concretamente la gratuità delle opere. Desideriamo continuare a perseguire uno degli scopi per cui è nata la Cdo: supportare queste azioni che hanno un impatto reale e concreto sulle vite di chi ha più bisogno, favorendo un costante dialogo tra aziende, profit e non profit».
Nell’immagine in apertura un momento delle Giornate di Raccolta del Farmaco di quest’anno – Tutte le foto da Ufficio stampa
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