Famiglia

Pensionati: il sindacato replica alle dichiarazioni di Maroni

Il comunicato del segretario generale dello Spi Cgil: "Il governo promette di allargare la platea dei beneficiari al milione al mese, mentre l’Inps procede alla riscossione degli indebiti..."

di Benedetta Verrini

“Sorprendono non poco le dichiarazioni del ministro Maroni circa l?intenzione del Governo di allargare la platea dei beneficiari al milione al mese, mentre l?Inps procede alla riscossione degli indebiti di chi, in buona fede, ha ricevuto l?agognato premio”. Così Betty Leone, segretaria generale dello Spi Cgil, interviene oggi con un comunicato sulla questione dell’aumento delle pensioni al minimo. “Il ministro Maroni dimentica che il Governo, del quale fa parte, dopo aver stabilito criteri restrittivi e iniqui per accedere al beneficio (contro i quali i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil avevano avanzato richieste di sostanziali modifiche) non riuscendo a spendere tutti i soldi stanziati (4.200 miliardi di vecchie lire), ha deciso di destinare i mille miliardi non utilizzati ad un?altra voce di bilancio” prosegue la Leone. “L?operazione si è conclusa riconoscendo il beneficio ad una piccola parte dei potenziali aventi diritto”. “Ricordiamo inoltre” aggiunge il segretario dello Spi Cgil nel comunicato, “che i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil due anni fa, prevedendo quanto sta succedendo oggi, avevano chiesto di modificare i tetti di reddito di riferimento per permettere di accedere al beneficio ad ambedue i coniugi con pensione inferiore al milione. Il Governo, nonostante la richiesta di incontro, non ha mai voluto discutere, né incontrare i sindacati. Se è vero che il ministro Maroni vuole aumentare la platea dei beneficiari fino a raggiungere i 6 milioni di ?potenziali aventi diritto?, così come ha dichiarato alla stampa, è giunto il momento di fare atti concreti e conseguenti. Altrimenti dovremo prendere atto che siamo di fronte all?ennesima promessa che quasi certamente finirà nel dimenticatoio, come è già avvenuto in passato, con buona pace dei tanti e delle tante pensionate che vivono in povertà”.


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