Cultura

Pensiamo non ci riguardi ma presto questa gente busserà alle nostre porte

Parla J.L.Touadì, parlamentare di origine congolese

di Redazione

Chi fa cosa
Agire
L’Agenzia italiana per la risposta alle emergenze ha lanciato un appello congiunto di raccolta fondi per garantire i necessari soccorsi nel Corno D’Africa e sostenere le attività di emergenza delle nove ong associate – ActionAid, Amref, Cesvi, Cisp, Coopi, Cosv, Intersos, Save the Children, Vis – già presenti nei Paesi colpiti. In Etiopia e nel Nord del Kenya, oltre alle ong che aderiscono ad Agire, è attiva anche l’ong Lvia, che sta supportando le comunità agro-pastorali. www.agire.it

La Chiesa
All’Angelus di domenica 17 luglio è intervenuto anche Papa Benedetto XVI, sollecitando «la mobilitazione internazionale per inviare tempestivamente soccorsi». La rete Caritas si è attivata per rispondere alla crisi in Somalia, Kenya ed Etiopia. Attraverso l’operazione “Lifeline”, Caritas Somalia raggiunge con aiuti d’urgenza 7mila persone, di cui circa 1.400 bambini e anziani e sta offrendo assistenza a 70mila persone seminomadi nel Somaliland Orientale.
www.caritasitaliana.it

L’Onu
Anche le agenzie Onu stanno intervenendo nei Paesi colpiti. L’Unicef ha iniziato ad aviotrasportare cibo e medicinali a Baidoa e in altre zone della Somalia dove in precedenza i guerriglieri di al Shabaab avevano negato l’accesso. Secondo l’agenzia dell’Onu per i minori, oltre mezzo milione di bambini è stato colpito dal disastro climatico, ma sarebbero oltre 2 milioni quelli in pericolo. L’Unhcr, agenzia Onu per i rifugiati, sta coordinando l’assistenza nei campi profughi in Kenya ed Etiopia e ha deciso di rafforzare l’intervento nel Sud della Somalia con la distribuzione di aiuti alimentari e kit d’emergenza.
www.unicef.it – www.unhcr.it

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