Mondo
Pena di morte: ministro Vietnam delude D’Alema
Il Paese non ha preso alcun impegno formale sulla moratoria sulla pena capitale
Si e’ discusso anche di pena di morte nell’incontro di 40 minuti circa tra il ministro degli Esteri Massimo D’Alema e la sua controparte vietnamita Pham Gia Khiem, svoltosi poco fa ad Hanoi. Lo riferiscono fonti della delegazione di D’Alema, spiegando che il Vietnam non ha preso alcun impegno formale nei confronti dell’iniziativa italiana per la moratoria internazionale sulla pena capitale. Dall’incontro e’ emerso inoltre che, come il Vietnam ha sostenuto la candidatura italiana a membro non permanente del Consiglio di Sicurezza Onu, anche l’Italia fara’ il possibile per dare seguito alla candidatura vietnamita. Le fonti della delegazione spiegano poi che il ministro D’Alema ha discusso con Pham Gia Khiem anche della crisi in Myanmar, sottolineando la necessita’ di esercitare forti pressioni della comunita’ internazionale sulla giunta. Pham Gia Khiem ha spiegato alla sua controparte italiana i tre punti fondamentali su cui si articola la posizione vietnamita: invito alla moderazione, piena attuazione della road map per la democrazia (che il Myanmar si era gia’ impegnato a rispettare e che prevede la stesura di una nuova costituzione, non ancora avvenuta) e il sostegno incondizionato all’inviato dell’Onu Ibrahim Gambari. Il titolare della Farnesina ha poi avuto un colloquio con il presidente della Repubblica Nguyen Minh Triet, mentre e’ saltato l’incontro con il primo ministro Nguyen Tan Dung.
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