Welfare

Pena di morte: Martini, grazie Ryan

Il governatore toscano scrive a quello dell'Illinois e lo invita a Firenze

di Giampaolo Cerri

Una lettera per dire grazie, grazie per un atto di clemenza collettiva e per una scelta di civiltà; ma anche per rivolgere un invito: quello a venire in Toscana, in quella terra che prima al mondo, nel 1786, abolì la pena di morte. L?ha scritta il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, al governatore dell?Illinois, George Ryan, che a conclusione del suo mandato ha svuotato i bracci della morte di tutte le prigioni del suo Stato, sottraendo alle mani del boia 160 condannati, 4 dei quali graziati e 156 con la pena commutata all?ergastolo. ?Con la sua decisione ? ha scritto Martini ? lei ha inviato un importante segnale a tutto il mondo. Il suo è un gesto che non può che essere apprezzato e condiviso da tutti quanti si battono per la difesa dei diritti umani?. Ma c?è di più, sottolinea il presidente della Toscana: ?Il suo esempio dimostra che impegnarsi per cambiare il mondo in meglio, per eliminare le ingiustizie e per affermare i diritti umani non solo è utile e importante, ma produce anche risultati positivi. Il suo esempio ci incoraggia nel continuare la battaglia per la richiesta della moratoria universale e per la definitiva abolizione della pena capitale, che costituisce una violazione dei fondamentali diritti umani ed in particolare del diritto alla vita sancito dall?articolo 3 della Dichiarazione universale dei diritti umani?. La speranza, conclude il suo messaggio Martini, è che adesso la coraggiosa scelta di George Ryan venga condivisa da altri governatori negli Stati Uniti così come dai capi di Stato di quei paesi che ancora mantengono la pena di morte nei loro ordinamenti. (af)


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