Welfare

PENA DI MORTE. L’Uganda rifiuta di abolirla

La Suprema Corte del paese ha respinto l'appello di 400 condannati

di Gabriella Meroni

Un secco «no» alla richiesta inoltrata da oltre 400 detenuti nel braccio della morte delle carceri ugandesi: è stata questa la risposta della Corte Suprema del paese, che ha così ribadito che la pena capitale resta in vigore. I giudici tuttavia hanno riconosciuto che è «irragionevole» tenere i prigionieri in attesa dell’esecuzione per un periodo superiore ai tre anni, il che praticamente significa che la maggior parte dei condannati che hanno sottoscritto l’appello vedranno commutata la pena dell’impiccagione nel carcere a vita. Sebbene nessuna sentenza di morte sia stata eseguita in Uganda dal 1999, la Corte ha ritenuto che essa possa costituire un deterrente contro il crimine.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.