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Pena di morte in Usa: governatore inverte la rotta

George Ryan, governatore dell'Illinois, nel suo ultimo giorno di mandato svuoterà il braccio della morte. Oltre 150 i salvati dal boia. E ai famigliari delle vittime scrive "Era l'unica cosa da far

di Paolo Manzo

E’ confermato: nell’ultimo giorno come governatore dell’Illinois, George Ryan svuotera’ il braccio della morte delle prigioni dello stato, firmando un atto di grazia collettivo che trasformera’ in ergastolo tutte le oltre 150 condanne a morte emesse dai tribunali statali. ”Alla fine, proprio ieri sera tardi’, ha preso la decisione che questa era l’unica cosa da fare” ha detto il suo portavoce Dennis Culloton, confermando cosi’ quando era stato gia’ anticipato nei giorni scorsi. Il provvedimento di oggi e’ stato preceduto dall’ordine di scarcerazione, firmato ieri dal governatore uscente che lunedi’ rimettera’ il suo mandato al suo successore, per quattro condannati a morte che sono risultati vittime di torture da parte dell’agente di polizia che li fece condannare reati che non avevano commesso. Prima ancora di rendere pubblica la decisione, Ryan ha voluto spiegare alle famiglie delle vittime dei reati commessi dalle persone che verranno da lui graziate le ragioni della misura senza precedenti. In una lettera di due pagine, rivela oggi il ”Chicago Tribune”, il repubblicano ha confessato come la sua sia stata una decisione difficile, ma anche come fosse l’unico modo per correggere ”la manifesta ingiustizia” del sistema che ha portato a quelle condanne a morte. Il provvedimento, spiega ancora nella lettera Ryan, era quindi l’unico modo per scongiurare il pericolo che un innocente fosse mandato a morte. Ora, sottolineano dall’ufficio del governatore, queste persone dovranno scontare l’ergastolo, senza la possibilita’ di chiedere la possibilita’ di chiedere la liberta’ condizionata. Si sono invece aperte le porte non solo del braccio della morte, dove erano stati reclusi per decenni, ma del penitenziario, per tre dei quattro uomini dichiarati innocenti ieri da Ryan. ”Sono convinto che siano innocenti altrimenti non li avrei graziati – ha detto il governo – non c’e’ alcun dubbio nella mia mente sul fatto che siano stati perseguiti ingiustamente ed ingiustamente condannati a morte”. In cella rimane solo Stanley Howard, che scontava un’altra pena oltre a quella capitale. ”E’ come se vivessi un sogno – ha dichiarato Madison Hobley condannato nel 1987 per aver ucciso sette persone in un incendio, mentre lasciava il carcere di Pontiac – grazie a Dio, questo giorno e’ finalmente arrivato”. Si e’ stretto alle sue due figlie Leroy Orange, 52enne nel braccio della morte da 17 anni per aver ucciso quattro persone, che ha voluto inviare un messaggio a Ryan. ”Grazie con tutto il mio cuore e la prego di fare qualcosa per le persone che rimangono nel braccio della morte”. Anche Aaaron Patterson, condannato a morte nel 1986, quando aveva 22 anni, per aver ucciso due persone, ha rivolto il pensiero ai suoi compagni rimasti nel braccio della morte in tutto il paese. ”E’ importante rivolgere l’attenzione ai casi delle altre persone condannate ed a tutti i detenuti: fra di loro ci sono molte persone innocenti”. Tutti i quattro graziati avevano confessato i loro crimini, ma poi avevano ritrattato accusando di aver subito torture dal detective, Jon Burge, che li aveva interrogati. Il poliziotto nel 1993 era stato licenziato per questi abusi. Ryan ha detto che ci sono ”prove che questi uomini sono stati picchiati e torturati” al fine di ottenere false confessioni: ”sono perfetti esempi di che cosa e’ cosi’ terribilmente sbagliato nel nostro sistema”. Celebrata dai nemici della pena di morte negli Stati Uniti ed in tutto il mondo, la decisione di Ryan e’ stata duramente criticata dalle autorita’ giudiziarie dello stato. Il procuratore della contea di Cook ha definito i provvedimenti ”vergognosi ed irresponsabili”, accusando Ryan di ”essere andato a letto con gli avvocati difensori” e di aver ottenuto solo da loro, e non dalla procura, le carte processuali. E Richard Devine non esclude la possibilita’ di riaprire le inchieste a carico dei quattro graziati.


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