Mondo

Pena di morte: in Cina una riduzione delle condanne?

Lo ha detto oggi il primo ministro cinese Wen Jiabao. Il numero delle persone messe a morte è un segreto di Stato, ma si ritiene che siano tra le 10 e le 15 mila all'anno

di Paolo Manzo

La Cina, che ha il più alto numero di esecuzioni capitali del mondo, non abolirà la pena di morte ma ne limiterà l’ applicazione. Lo ha detto oggi il primo ministro cinese Wen Jiabao in una conferenza stampa. “La Cina sta riformando il proprio sistema giudiziario… Ma, date le nostre condizioni nazionali non aboliremo la pena di morte”, ha detto il primo ministro.

Wen ha fatto riferimento alla restituzione alla Corte Suprema del diritto esclusivo di confermare le condanne a morte. Negli anni Ottanta quel diritto era stato esteso ai tribunali provinciali portando, secondo gli esperti, a un drammatico aumento delle esecuzioni. Il numero delle persone messe a morte è un segreto di Stato, ma si ritiene siano tra le 10 e le 15 mila all’anno.

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