Famiglia

PENA DI MORTE. Esecuzione in Texas, la 200esima dal 2000

Manifestazioni di protesta in varie città

di Gabriella Meroni

Ancora un’esecuzione capitale in Texas, che porta a 200 il numero dei condannati a morte uccisi con l’iniezione letale dal 2000, anno in cui l’allora appena eletto alla Casa Bianca George Bush lasciò la guida dello stato più “forcaiolo” d’America a Rick Perry. Ad essere messo a morte la notte scorsa nel penitenziario di Huntsville è stato Terry Lee Hankins, condannato a morte per l’assassinio dei suoi due figliastri nel 2001. Le 200 esecuzioni compiute in questi nove anni nello stato che ha il triste record in campo di pena capitale rappresentano circa la metà delle esecuzioni compiute in Texas dal 1982. Ed il 35 per cento di tutte quelle eseguite negli Stati Uniti dal 2000.

Gloria Rubac, portavoce del Texas Death Penalty Abolition Movement, movimento che si batte per l’abolizione della pena di morte nello stato sud occidentale, ha detto che le esecuzioni rappresentano «la continuazione della politica razzista e di vero e proprio linciaggio» adottata nello stato in passato dal momento che la maggioranza dei condannati sono afroamericani. Manifestazioni contro la 200esima esecuzione si sono svolte di fronte al carcere di Huntsville, il cui braccio della morte è ormai tristemente noto in tutto il mondo, ma anche in diverse città nordamericane, come Montreal, ed europee.


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