Politica
Pena di morte, a Lisbona la conferenza europea
Il sottosegretario Vernetti: confermeremo l'impegno dell'Italia per la moratoria
di Redazione
il sottosegretario agli Esteri Gianni Vernetti partecipa oggi a Lisbona alla Conferenza “Europa contro la Pena di morte”, organizzato dalla Presidenza portoghese dell’Unione Europea, dalla Commissione Europea e dal Consiglio d’Europa. L’evento, sottolinea una nota della Farnesina, testimonia l’impegno dell’Europa su un tema in cui e’ da tempo in prima linea e conferma la forte sintonia tra l’Italia ed il Portogallo nella battaglia contro la pena capitale. L’Italia ha organizzato insieme alla Presidenza portoghese, il 28 settembre a New York ai margini dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite un evento contro la pena di morte, cui hanno partecipato piu’ di 100 Paesi. Grazie all’azione svolta dall’Italia, prosegue la nota, inoltre il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha istituito la ”Giornata Europea contro la pena di morte”. Sono successi che incoraggiano l’Italia e l’Unione Europea a intensificare l’azione a New York per la presentazione all’Assemblea Generale di una risoluzione sulla moratoria universale delle esecuzioni e l’abolizione della pena di morte. Dal 1990 piu’ di 50 Paesi hanno abolito la pena di morte. Ad oggi circa 130 Paesi rispettano una moratoria per le esecuzioni capitali. Tuttavia, nel 2006 sono state condotte nel mondo 5628 esecuzioni capitali ed il numero di Paesi che le ha realizzate e’ salito da 24 nel 2005 a 27 nel 2006. Alla Conferenza di Lisbona il Sottosegretario Vernetti riaffermera’ pertanto la necessita’ di rafforzare gli sforzi e confermera’ l’impegno dell’Italia in un’iniziativa di altissimo valore politico e morale, cui il Governo, il Parlamento e la societa’ civile hanno dato un forte contributo. Parteciperanno all’evento di Lisbona tra gli altri anche il primo ministro portoghese, Jose’ Socrates, il Presidente della Commissione Europea Jose’ Manuel Durao Barroso, il Vice Presidente della Commissione Europea, Franco Frattini e rappresentanti della ONG impegnate contro la pena di morte.
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