Cultura

Pellegrini del 2000, tipi che non t’aspetti

Recensione del libro "Inchiesta sulla devozione popolare" di Stefano Zurlo.

di Paolo Manzo

Tutti ne parlano ma nessuno lo conosce. Chi è? è il pellegrino del nuovo millennio, quello che, mentre le chiese vedono progressivamente diminuire la frequenza domenicale, continua fedelissimo a riempire i santuari. Perché i numeri dicono proprio questo: che i luoghi di devozione non perdono colpi, anche se attorno il mondo sembra andare in direzione opposta. Ma allora chi è questo strano tipo umano, che nell?epoca delle grandi libertà individuali, sente ancora il bisogno di rifugiarsi nell?aiuto di un santo o nel sostegno di Maria? Per rispondere a questa domanda bisognava avere l?umiltà di prendere zaino e quaderno degli appunti e mettersi in marcia tra i tanti santuari d?Italia. È quello che ha fatto Stefano Zurlo con questa Inchiesta sulla devozione popolare (Piemme, 12 euro), realizzata sul campo, incontrando decine e decine di pellegrini da Caravaggio all?Aspromonte. Infatti s?incontra di tutto in questo viaggio documentato con precisione e senza mai enfasi. S?incontra un?umanità che la chiesa stessa, nella sua dimensione ufficiale, sicuramente non conosce (sono tanti quelli che ammettono di non andare a messa la domenica). Un?umanità che però, davanti ai santuari, recupera un?insospettata voglia di sincerità. Tutti si aprono, anche i personaggi famosi (bellissimo il dialogo con l?ex portiere Giovanni Galli). E tutti raccontano di una normalità, nella quale fanno breccia domande di cui nessuno s?era neppure accorto.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.