Welfare

Peer to peer e teatroi nostri linguaggi nuovi

San Patrignano Le "innovazioni" della comunità riminese

di Redazione

Le iniziative più urgenti da attuare in materia di droga sono campagne di prevenzione dall’uso di stupefacenti e la costruzione di percorsi educativi per giovani e giovanissimi a rischio disagio e tossicodipendenza. L’aumento del numero di sostanze offerte dal mercato e di quanti le usano la rendono una necessità immediata e non rinviabile. Dobbiamo raggiungere gli adolescenti con i linguaggi tipici della comunicazione peer to peer e chiedere agli adulti di tornare ad essere educatori credibili e coerenti. Negli ultimi anni, a San Patrignano abbiamo investito molte energie in questa direzione. Abbiamo presentato a 150mila ragazzi i nostri spettacoli teatrali di prevenzione e insieme con altre 20 onlus abbiamo aperto in tutta Italia 20 centri d’aggregazione per ragazzi con problemi d’abbandono scolastico, emarginazione, famiglie a rischio. Per quanto riguarda il recupero dalla droga, bisogna invece valutare i risultati ottenuti da comunità e servizi pubblici. Cioè se il trattamento offerto consente di raggiungere una condizione drug free da parte degli utenti. Solo così possiamo migliorare la qualità di quanto facciamo ed essere chiari su cosa offriamo.
Abbiamo, poi, bisogno di risorse economiche specificamente destinate dallo Stato alla lotta alla droga. Così, le Regioni utilizzeranno questi fondi solamente sulla tossicodipendenza, spesso considerata la “cenerentola” dei problemi sociali. Infine, bisogna modificare la nostra pessima legislazione sulla droga. Le norme attuali non consentono, infatti, di distinguere tra il semplice consumatore e lo spacciatore. Un poveraccio con pochi grammi rischia di finire in galera, mentre una persona con buone disponibilità finanziare può girare con forti quantità di droga, senza alcun problema.

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