Non profit

Pediatri all’opera in tutto il mondo

L'Associazione dagli anni'70 opera in Bangladesh,Colombia,Kurdistan,Nicaragua, Guatemala,Filippine, Kenya e Tanzania, per ogni "spedizione" dai 120 ai 150 bambini dal ’93 a oggi.

di Lillina Moggio

«La peggior malattia oggi non è il cancro o la lebbra, ma l?indifferenza e la mancanza d?interesse; un monito di Madre Teresa di Calcutta che dovrebbe essere sempre presente in tutte le coscienze per non dimenticare mai chi soffre e ha bisogno d?aiuto». Lo ricorda Cesare Ghinelli, primario della Divisione di Chirurgia Pediatrica dell?Ospedale Maggiore di Parma e fondatore della World Organization of Pediatric Surgery for Emerging Countries (Wopsec) – Organizzazione internazionale per l?aiuto chirurgico pediatrico ai Paesi in via di sviluppo – che ha sede presso l?Ospedale ed è costituita da medici e infermieri volontari impegnati nel portare soccorso chirurgico prevalentemente ai bambini che vivono nelle zone più povere e disastrate della Terra, la cui estrazione sociale nega loro il diritto a ricevere un?adeguata assistenza sanitaria e ospedaliera.
Nata negli Anni ?70 come iniziativa di volontariato limitata agli operatori dell?ospedale Maggiore della città emiliana, l?Associazione si è poi affermata ufficialmente a livello internazionale nel 1993, patrocinata dalla Federazione Mondiale delle Associazioni dei Chirurghi Pediatri, arrivando ad avvalersi di circa 100-150 volontari attivi fra medici e infermieri provenienti da diversi paesi europei. Wopsec ha finora compiuto missioni assistenziali in Bangladesh, Colombia, Kurdistan, Nicaragua, Guatemala, Honduras, Filippine, Kenya e Tanzania, operando per ogni ?spedizione? dai 120 ai 150 bambini per un numero complessivo, dal ?93 a oggi, di circa 6 mila piccoli pazienti.
Le condizioni sanitarie in cui essi si trovano sono inimmaginabili per chi vive in contesti sociali decisamente migliori; basta pensare che soltanto in Bangladesh la mortalità durante il parto è dell?8 per mille contro lo 0,1 dell?Italia, i letti in ospedale 1 ogni 7 mila abitanti (in Italia 1 ogni 130) e i medici a disposizione sono 1 ogni 10 mila abitanti (in Italia 1 ogni 170). Questi ?chirurghi per la vita? operano in collaborazione con gli istituti missionari e, afferma il professor Ghinelli, «il contributo che essi danno è prezioso perché è grazie alla loro mediazione che è possibile il coinvolgimento delle componenti politiche, religiose ed economiche locali». Per ogni missione è prevista un?équipe base costituita da 2 chirurghi, 1 anestesista e 1 infermiere, «e ciascuno di loro», prosegue il professor Ghinelli, «deve avere il massimo dell?esperienza ed essere pronto a ovviare a qualsiasi carenza tecnica, utilizzando le strutture e gli strumenti di fortuna a disposizione». Per l?équipe in missione è fondamentale l?appoggio del personale medico locale che risulta indispensabile nell?agevolare le operazioni d?intervento. Inoltre Wopsec, grazie al contributo esclusivamente di privati e alla collaborazione degli stessi ordini religiosi missionari che operano sul territorio con propri presidi sanitari, ha ridotto la spesa media per l?esecuzione di ciascun intervento chirurgico a 80/100 mila lire.
Da segnalare il grande interesse che ha riscosso nel novembre scorso la Conferenza internazionale promossa a Salsomaggiore Terme dall?organizzazione. L?iniziativa ha raggiunto una serie di obiettivi, tra i quali il confronto di varie esperienze di volontariato internazionale, finalizzate a migliorare l?attività di soccorso chirurgico ai bambini poveri dei Pvs e l?agevolazione della costruzione di ospedali, presidi sanitari e strutture ausiliari permanenti miranti alla formazione e all?aggiornamento professionale del personale medico locale e dei volontari.

Équipe di volontari aiutano i bambini
L?attività dei volontari del Wopsec non è limitata al temporaneo soccorso delle missioni nei luoghi in cui è richiesto il loro intervento, ma è orientata a migliorare le condizioni di vita dei piccoli indifesi che soffrono e a cui viene negato il fondamentale diritto alla salute, a causa delle carenze sanitarie dei loro Paesi d?origine. Per questo motivo è importante creare un sistema efficiente di assistenza medica, con l?impiego di équipes inviate dai Paesi occidentali preparate a far fronte a qualsiasi situazione d?emergenza e disposte a collaborare e a fornire al personale medico locale tutte le informazioni e gli strumenti necessari per comportarsi in maniera adeguata. Proprio a questo proposito, afferma il professor Ghinelli, «in Madagascar abbiamo avviato un?operazione di teaching, che consiste nell?aggiornamento professionale di chirurghi locali, da parte di un medico occidentale». Inoltre Wopsec è impegnata a favorire uno scambio di informazioni a livello internazionale sui problemi riguardanti la chirurgia pediatrica e nel sensibilizzare l?opinione pubblica sui problemi della difesa della vita e delle carenze sanitarie esistenti nel mondo. Altrettanto importante è il contributo dell?organizzazione alla formulazione di testi legislativi, in Italia e all?estero, in difesa della salute del bambino e alla salvaguardia dei diritti e degli interessi dei bambini vittimizzati.

La scheda

Nome:ORG.INTERNAZ.PER L?AIUTO CHIRURGICO PEDIATRICO- WOPSEC
Indirizzo:c/o Ospedale Maggiore di Parma via Gramsci,14-43100-Parma
Telefono:0521991150
Presidente:Cesare Ghinelli
Scopo:Assistenza chirurgica ai bambini del mondo e sensibilizzazione
Anno di nascita: 1993

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.