Famiglia

Pedalando per l’Europa con mamma e papà

Le proposte dei tour operator specializzati

di Chiara Cantoni

Bambini e ciclovacanze, binomio male assortito? Non sempre. Al contrario, è sempre più nutrita la platea di genitori che scelgono un’estate all’insegna della bici, con tanto di pargoli al seguito. «Rappresentano ormai il 50% dei nostri clienti e l’aumento della domanda ci ha indotto ad aprire un paio di anni fa una sezione dedicata, consultabile anche on line, con itinerari a misura di famiglia», dice Cristina Gioseffi di Girolibero, tour operator vicentino specializzato in viaggi sulla due ruote. Francia, Spagna, Portogallo. Ma anche più a nord, in Irlanda, Svezia, Danimarca, Finlandia. Le proposte sono le più disparate, sia per gruppi famiglia con accompagnatore sia per nuclei autonomi, con trasporto bagagli incluso nel prezzo.
«Si tratta di individuare tracciati accessibili, piste ciclabili attrezzate, strutture ricettive idonee, con rastrelliere coperte, camere triple e quadruple, noleggio bici e appendici adatte a bambini di tutte le età: seggiolini posteriori (1-3 anni), carrellini coperti (0-4 anni), cammellini (4-6 anni) e followME-tandem, per agganciare in caso di necessità la due ruote del bimbo a quella dell’adulto».
Una partita che in Italia dobbiamo ancora imparare a giocare, ma che Oltralpe va fortissimo. «Come prima esperienza consigliamo l’Austria, un vero paradiso sotto il profilo ciclabile», dice Gioseffi. La Linz-Vienna, per esempio: otto giorni e 190 chilometri lungo il Danubio, con tappe giornaliere di circa 30 chilometri e una sosta nella splendida regione del Wachau (685 euro a persona). O l’itinerario che dall’Alta Pusteria raggiunge la Carinzia, lungo la Drava. Di rigore una puntatina alle rovine del castello Landskron, sede del Monte dei primati, dove incontrare i macachi giapponesi; e al castello di Rosegg, col più grande labirinto botanico d’Austria e il parco degli animali, casa adottiva per bisonti, stambecchi, linci e cervi bianchi (510 euro).
«Quest’anno è gettonatissima anche la Loira, un tour fra Amboise, Chitenay e Blois, che prevede tre cambi d’hotel ed escursioni giornaliere in bici alla scoperta dei castelli, da Bourdaisière a Chenonceau, da Chambord a Cheverny (7 giorni, 140 chilometri, 500 euro)». Ma soprattutto l’Olanda, che ai 20mila chiometri di piste ciclabili abbina una fitta rete di navigazione fluviale, et voilà, nasce la formula «bici e barca». Un esempio? La Via dei tulipani, «un tour di gruppo che guida per 8 giorni e 120 chilometri lungo fiumi e canali tra mulini e castelli. Da Amsterdam l’itinerario volge a sud fino ai famosi mulini a vento di Kinderdijk» (1.684 euro due adulti e due bambini).


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA