Mondo

Pechino, chiusi tutti gli internet caf

La decisione dopo l'incendio in un locale in cui sono morte 24 persone

di Emanuela Citterio

Tutti gli internet café di Pechino verranno chiusi. Lo ha deciso il sindaco della capitale asiatica dopo il rogo divampato ieri all’interno Lanjisu Cyber Café di Pechino, nel quale sono morte 24 persone ed almeno 13 sono rimaste ferite. Le cause della tragedia non sono state ancora spiegate. Ma stando a un testimone le vittime non sono riuscite a mettersi in salvo a causa delle sbarre di ferro anti-ladro poste sulle finestre del café.
Nelle stanze del locale, situato in un quartiere universitario frequentato soprattutto da studenti, c?era solo un?uscita di sicurezza.
Dopo l’incidente il sindaco ha dichiarato che ?d?ora in poi il governo non incoraggerà più l?apertura di Internet café?.
In realtà la diffusione di internet non è mai stata vista di buon occhio dal governo cinese. Il controllo dell’informazione che passa sulla rete è già costato il carcere a giornalisti e creatori di siti web accusati di aver diffuso idee contrarie a quelle del governo cinese.
Da aprile 2001, ricorda l’agenzia Misna, sono stati sottoposti a vari controlli oltre 94mila Internet café. A novembre dello stesso anno le autorità hanno deciso la chiusura di oltre 17mila, mentre in altri 28mila sono stati installati speciali software in grado di controllare il flusso di informazioni. Pechino sostiene che questi locali sono presenti ?in numero eccessivo? sul territorio e in diversi casi non sono gestiti in modo non adeguato. Nonostate la verità di questa affermazione,è forte l’impressione che, con l’incendio di domenica, Pechino abbia “colto l’occasione”.

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