Mondo

Peccato, è femmina: non andrà a scuola

L'associazione Enzo B è impegnata in Burkina Faso con un progetto di sostegno a distanza per permettere a tante bambine di accedere all'istruzione, in un paese dove la cultura è tradizionalmente riservata ai maschi

di Gabriella Meroni

«Quando nasce un maschio è una grande gioia, se invece è una femmina la si accetta ma si sarebbe comunque preferito un maschio. Questo elemento “seguirà” la bambina nel corso della sua vita». È questa la situazione in cui si trovano le bambine del Burkina Faso così come la descrive la presidente dell’Associazione Ammie, Cecile Beloum, intervistata dagli operatori di Enzo B. L'ente autorizzato italiano collabora dal 2010 con Ammie per un progetto di sostegno a distanza che ha come obiettivo la scolarizzazione e la presa in carico di circa 300 bambini di Ouahigouya, capoluogo della Provincia di Yatenga, nella Regione del Nord.

Qui non esistono strutture adeguate, e le case dove i bambini dovrebbero studiare mancano di tutto, dall’elettricità ai tavoli e alle sedie; non è cosa rara, testimoniano i volontari di Enzo B,  vedere i bambini nel tardo pomeriggio lungo la strada sotto i lampioni che studiano, proprio perché a casa non hanno la luce elettrica. Si è cosi deciso di mettere in piedi un luogo di studio, in cui i bambini svantaggiati potessero avere un luogo per studiare e soprattutto essere seguiti; in Burkina infatti il tasso di scolarizzazione è basso, le famiglie non hanno i soldi per mandare tutti i figli a scuola, e quando riescono decidono di privilegiare i maschi, lasciando le bambine a casa perché – come testimonia ancora Beloum – «si pensa che tanto le ragazze si sposeranno e andranno a vivere col marito». Il risultato è che queste donne non sono scolarizzate e non hanno la possibilità di avere entrate economiche ed essere quindi indipendenti.

Come dice nel video Alphonsine Sawadogo, Direttore delle Adozioni Internazionali in Burkina Faso, «bisogna mettere al centro delle politiche l’indipendenza della donna, bisogna iniziare dalla scolarizzazione».

A Ouahigouya ENZO B Onlus e Ammie hanno realizzato un progetto di sostegno scolastico di orfani e bambini vulnerabili. Si tratta di orfani a causa dell’Aids, di bambini vulnerabili perché i loro genitori sono malati o hanno disabilità (cecità e sordità), oppure sono figli di ragazze madri. Il progetto prevede la scolarizzazione di circa 300 bambini con forniture scolastiche, fondamentali per il buon funzionamento di una scuola, e che manca del tutto negli istituti del Paese.  Ci si è con il tempo concentrati sui bambini che devono affrontare l’esame di terza media. L’anno scorso 38 bambini su 44 hanno ottenuto il diploma. Per incentivarli questi sono stati premiati con una bicicletta, cosa che ha stimolato molto i bambini e che ha creato un effetto di emulazione che ha portato a un miglioramento dei risultati scolastici.


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